Monday 31 March 2014

Ajax, stoccata per il titolo. I Lancieri battono 3 a 0 il Twente


Il big match della giornata è stato quello giocato all'Amsterdam ArenA tra i padroni di casa dell'Ajax ed il Twente. Entrambe le squadre arrivano alla partita con dei problemi in difesa: l'Ajax ritrova Boilesen tra i titolari dopo la porzione di partita in semifinale di Coppa contro l'AZ, mentre Denswil è chiamato a sostituire l'infortunato Moisander. Per gli ospiti, invece, fuori Koppers e Rosales sulle fasce, sostituiti da Schilder e Martina.
Dal centrocampo in su, invece, non ci sono sorprese: tridente senza un vero punto di riferimento per i padroni di casa, schierati con ai lati Schone e Kishna che affiancano Bojan, chiamato ad una prestazione convincente nella partita che potrebbe proiettare gli ajacied verso il quarto titolo di kampioen consecutivo. Il Twente si affida alle combinazioni tra Castaignos e Tadic ed agli inserimenti di Promes e Mokthar.

Con la prospettiva di dover giocare due gare in trasferta consecutive (il recupero contro l'RKC e la tosta gara del Gelredome contro il Vitesse), la squadra di Frank de Boer riesce ad amministrare al meglio la gara, trovando il vantaggio alla mezz'ora con Denswil e gestendo, nel corso del secondo tempo, la partita come meglio non potrebbe.
L'inizio dela partita, però, è ad appannaggio degli ospiti, vicinissimi al goal con Castaignos, poco lesto ad approfittare della splendida palla servitagli da Gutierrez.
Botta e risposta, perchè pochi minuti dopo è Ricardo Kishna ad involarsi sulla sinistra e concludere sul primo palo. Troppo facile per Marsman opporsi alla conclusione del talento ajacide.
Il duello è acceso e le squadre divertono gli oltre 50mila spettatori arrivati all'ArenA per assistere al match: prima è Schilder a cercare un beffardo pallonetto a Cillessen, poi Van Rhijn a tentare la conclusione di potenza da oltre venti metri.
Al 28' l'episodio che cambia la partita. Schone scodella un pallone dalla destra al centro dell'area, dove Stefano Denswil, con un terzo tempo da cestista, impatta il pallone, spedendolo all'angolino basso alla destra di Marsman. Per il difensore classe 93, diciassettesimo uomo di De Boer ad andare in rete in questa stagione, è il primo goal in Eredivisie. Colpevole, nell'occasione, la difesa del Twente, che permette al numero 24 dell'Ajax di saltare indisturbato al centro dell'area.
Gli ospiti non ci stanno ed alzano subito il ritmo della gara, impedendo all'Ajax di amministrare il vantaggio. Attaccando forte sulle fasce, i ragazzi di Jansen sfruttano le leggerezze della retroguardia avversaria, cogliendo due legni nel giro di pochi minuti, prima con Mokhtar e poi con Castaignos.
Scampato il pericolo, l'Ajax mantiene il pallone in attesa dell'intervallo e riesce ad uscire indenne dopo le sfuriate dei Tukkers.

La ripresa inizia come si era chiuso il primo tempo: il Twente, col suo gioco arioso, fatto di sovrapposizioni degli esterni e tanto giro-palla, prova invano a trovare il goal del pareggio. La sensazione è che alla squadra di Enschede manchi un condottiero del calibro di De Boer, bravo ad ottenere il massimo anche con un organico qualitativamente non superiore alle concorrenti.
Così, dopo meno di un quarto d'ora trascorso ad attendere gli avversari, l'Ajax colpisce di nuovo. Letale la palla in profondità di Bojan, che trova Van Rhijn in proiezione offensiva tutto solo sulla fascia destra. Il terzino, giunto in area di rigore, appoggia il pallone a Schone che non deve fare altro che buttarlo in rete.
Il raddoppio dell'Ajax tramortisce gli avversari, che rischiano di subire immediatamente il terzo goal, sventato dall'uscita di Marsman su Blind. Nulla può, però, il portiere dei Tukkers sul gioiello di Bojan, che al 64' lascia partire un tracciante dalla lunetta dell'area di rigore, destinato ad insaccarsi sotto la traversa. 3 a 0 Ajax e partita in ghiaccio.

Lo spagnolo, per la prima volta in questa stagione, ha regalato una prestazione convincente, degna del nome che si era fatto durante i primi anni a Barcellona. La sua prestazione, insieme a quella dell'oramai sempre più decisivo Schone, è da incorniciare.
Funziona sempre meglio il centrocampo composto da Blind, Serero e Klaassen: piedi buoni e tanta corsa per i tre, oramai inamovibili nelle scelte di Frank de Boer.
Assente ingiustificato: Dusan Tadic. Il serbo ha latitato per gran parte del match, lasciando l'iniziativa ad un ispirato Gutierrez.
La pesante sconfitta costa caro al Twente, che perde l'occasione di consolidarsi al secondo posto e sprofonda momentaneamente in quinta posizione. La classifica, però, è bugiarda, perchè i rossi di Enschede hanno solo 2 punti meno del Feyenoord (attualmente secondo) e devono recuperare la gara rinviata in occasione del meeting sul nucleare tenutosi a Den Haag.



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Sunday 30 March 2014

Finnbogason ed Havenaar duellano a suon di goal. Pari ad Arnhem tra Vitesse ed Heerenveen


Nella 30° giornata di Eredivisie si scontrano, nell'anticipo serale, Vitesse Arnhem ed Heerenveen. Le pretese sono diverse nei rispettivi spogliatoi: i gialloneri devono assolutamente vincere per consolidare la seconda posizione e sperare in un favore del Twente per riaprire in exstremis la lotta per il titolo. La squadra di Marco Van Basten è chiamata, invece, a racimolare un complicato bottino fra le mura delle aquile per non perdere un posto nella zona play-off valevoli per l'Europa. 
Gli undici iniziali non presentano grandi novità rispetto alle previsioni, se non per la presenza di Mori al centro della difesa del Vitesse, a causa dell'assenza del capitano Kashia. 

Il primo tempo si apre con una fuga sulla fascia di Basacikoglu: l'esterno dei frisoni, però, non riesce a servire Finnbogason completamente libero. 
Il Vitesse risponde al 15' con una pericolosa conclusione di Qazaishvili, ma il pallone si spegne sul fondo. 
Il nipponico Havenaar sfiora il vantaggio al 27' con un colpo di testa, ma la sfera termina alta sopra la traversa. Lo stesso Havenaar, una manciata di secondi dopo, sigla la rete del vantaggio da posizione ravvicinata, sfruttando la pregevole l'imbeccata di Achenteh. Vitesse in vantaggio con il suo bomber d'area di rigore. 
L'Heerenveen reagisce prima con Ziyech, che impegna Velthuizen, e successivamente al 40' pareggia con un'azione di forza del solito Finnbogason. Prepotente l'incursione e la rifinitura del cecchino islandese, che vale l'1-1 momentaneo. La prima frazione di gioco termina in parità.

Nella ripresa Havenaar viene sostituito per una probabile distorsione alla caviglia rimediata nel primo tempo, al suo posto entra Bertrand Traorè. Al 58' l'Heerenveen passa in vantaggio con Basacikoglu: Sinkgraven crossa lungo dalla sinistra, Basacikoglu prende l'ascensore e schiaccia il pallone in rete, capovolgendo l'iniziale vantaggio del Vitesse.
La replica dei gialloneri di Bosz non si fa attendere e dieci minuti più tardi Atsu confeziona un assist al bacio per il giovane Traorè, che non sbaglia siglando il 2 - 2 ad Arnhem. L'Heerenveen punzecchia i padroni di casa, ma il muro giallonero non cade ulteriormente. La squadra di Bosz va vicino alla rocambolesca vittoria, ma Nordfeldt legge bene l'insidiosa punizione di Traorè nel finale. La partita del Gelredome termina, così, 2 a 2.

La gara ha rispettato le attese ed ha fornito grande spettacolo: il Vitesse ancor oggi dimostra una certa fragilità difensiva che non gli consente di ambire ed essere pronta a conquistare il titolo, nonostante la splendida stagione della squadra guidata da Bosz. La compagine di Marco Van Basten ha sfoderato una prestazione di grande compattezza, confermando il suo grandissimo potenziale offensivo. I frisoni si possono dire soddisfatti della gara disputata questa sera. 
Con il pareggio finale, il Vitesse si conferma in seconda posizione, mentre l'Heerenveen mantiene il suo posto nella zona playoff. 

(Fonte foto: www.sc-heerenveen.nl )


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Kostic trascina il Groningen alla vittoria in casa del PSV: a Eindhoven finisce 2-3, ma i Boeren reclamano due rigori


Il Groningen espugna 3-2 il Philips Stadion nell'ultimo match del sabato sera della 30a giornata: da sottolineare in particolare la prestazione di Kostic, autore di un gol e un assist, e il ritorno di Wijnaldum, assente dai campi dell'Eredivisie dal 14 settembre 2013. 
Prestazione decisamente brutta dei Boeren, che nel finale reclamano due rigori, entrambi negati dall'arbitro. I tifosi di casa hanno espresso la propria vicinanza all'allenatore Cocu, operato pochi giorni fa per la rimozione di un tumore alla schiena, con uno striscione che recita "Forza Phillip, l'unione fa la forza(nella foto in basso di ProShots).

Alla prima occasione il PSV passa in vantaggio: al 3' Ruiz approfitta di un errore della difesa ospite, crossa per Locadia, Bizot respinge il pallone all'indietro, ma c'è Memphis Depay che si inventa un bellissimo gol in rovesciata e manda in vantaggio i suoi. Piano piano i Boeren iniziano a spegnersi e viene avanti il Groningen, che pareggia già al 18': Kostic sfugge ad Arias sulla sinistra, mette al centro per Richairo Zivkovic, che anticipa in un colpo solo Rekik e Zoet e sigla l'1-1 con un delizioso tocco di destro. 
Passano appena due minuti e al 20' lo scatenato Groningen completa la rimonta con Filip Kostic che approfitta di un'indecisione di Rekik e trafigge Zoet con un rasoterra forte ma centrale, che passa in mezzo alle gambe del portiere biancorosso. Al 36' l'arbitro Van Sichem fischia un rigore per il PSV per un fallo di Botteghin su Ruiz, che subisce lo sgambetto del difensore ospite: dal dischetto si presenta Jurgen Locadia che non sbaglia e porta il risultato sul 2-2. 
Poco dopo Botteghin si riscatta, deviando in corner un tiro di Depay indirizzato in porta, mentre nell'ultima azione di questo primo tempo denso di emozioni Kostic ruba palla a Rekik, che lo stende appena fuori area: per il difensore centrale del PSV, peggiore in campo tra i Boeren, scatta il cartellino giallo. Vibrate proteste dei giocatori ospiti e dell'allenatore Van de Looi, che viene allontanato dal direttore di gara e siederà in tribuna per il restante tempo di gioco, i quali volevano il rosso diretto.



Nella ripresa Faber, l'allenatore ad interim del PSV, manda in campo Georginio Wijnaldum, che non solo ritrova il campo da settembre, ma anche il fratello Giliano, entrato nel primo tempo per sostituire, nelle fila degli ospiti, Burnet. Il talento del PSV ha subito una occasione clamorosa, ma solo, davanti alla porta, devia sul fondo un cross di Arias. 
Al 64' ritorna in vantaggio il Groningen con Tjaronn Chery direttamente da calcio di punizione fuori area (nella foto in alto di ProShots): da notare non solo il doppio velo di due giocatori biancoverdi che ingannano Zoet, ma anche l'errore dello stesso portiere dei Boeren che non legge bene la situazione e incassa il definitivo 3-2. 
Nell'ultima mezz'ora il PSV assedia l'area di rigore del Groningen e reclama ben due calci di rigore: all'85' in un contrasto tra Depay e Van der Velden quest'ultimo devia nettamente il pallone con il braccio, ma Van Sichem, giudicando l'intervento involontario, non concede ai Boeren il penalty, facendo infuriare i giocatori di casa; tre minuti dopo le proteste aumentano per un fallo di Bizot su Depay, non giudicato tale dal direttore di gara da necessitare il tiro dagli 11 metri, ma dalle immagini televisive i due calci di rigore sembrano esserci tutti e due. 



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Friday 28 March 2014

Coppa d'Olanda, la finale sarà tra Ajax e PEC Zwolle


La finale dell'edizione 2013-2014 della KNVB Beker sarà tra Ajax e PEC Zwolle. Al termine delle due semifinali giocate tra mercoledì e giovedì, infatti, sono queste le compagini ad avere avuto la meglio, rispettivamente, sull'AZ e sul NEC Nijmegen.

Quella che si disputerà il 20 aprile al De Kuip di Rotterdam sarà la seconda finale dal PEC Zwolle, che nel 1978 perse ai supplementari contro il Twente. Da allora, però, i blauwvingers hanno avuto diverse vicissitudini, non ultima la bancarotta del 1990, dopo la quale hanno continuato una lenta, ma costante, crescita.
Per l'Ajax, che invece in bacheca ha ben 18 coppe d'Olanda, sarà l'occasione buona per aggiudicarsi il secondo trofeo della stagione e puntare al triplete domestico, completato dal campionato, saldamente nelle mani dei biancorossi, e dalla Supercoppa d'Olanda vinta ad agosto.

Con la vittoria di misura all'AFAS Stadion contro l'AZ, Frank de Boer entra ancora una volta nei libri di storia dell'Ajax, ottenendo il centesimo successo della sua gestione. L'ex difensore di Ajax e Barcellona è in buona compagnia, visto che lo hanno preceduto Luis van Gaal (190 partite vinte) e Rinus Michels (228 successi).
In occasione della semifinale di Coppa, spazio a Kenneth Vermeer tra i pali. Il portiere, oramai scalzato da Cillessen nel ruolo di titolare, regala una prestazione sontuosa, coronata dal rigore parato all'islandese (ma dal passaporto americano) Aaron Johannson. Alla mezz'ora, infatti, i padroni di casa hanno dilapidato una colossale occasione per portarsi in vantaggio, vedendo il proprio centravanti calciare male dagli undici metri dopo il fallo in area di Veltman (ammonito per la seconda volta e, quindi, espulso) su Beerens.
Il risultato si sbloccherà con il goal decisivo di Lasse Schone ad inizio ripresa, dopo un fallo del terzino svedese Mathias Johansson, espulso anche lui. La punizione del centrocampista danese, vero e proprio jolly di De Boer, è perfetta, tanto da lasciare immobile Alvarado, che può solo guardare il pallone infilarsi all'incrocio dei pali. Ancora una volta decisivo, l'ex NEC si candida a diventare MVP della stagione ajacide.
Malumore, invece, in casa AZ, dove la stanchezza data dai costanti impegni ravvicinati da quasi un mese, unita alla delusione per non essere riusciti a bissare la finale dopo quella vinta lo scorso anno, sembrano aver lasciato più di qualche traccia. E' il capitano Viergever, al 90', il primo a parlare di "fine di un'avventura", lasciando intendere come il suo futuro, forse come quello di tanti altri, sia lontano da Alkmaar.

Tutt'altro clima, invece, in casa Zwolle, visto che la truppa di Ron Jans, oltre a potersi giocare la Coppa con l'Ajax, ha ottenuto la qualificazione all'Europa League in virtù dell'oramai certa partecipazione dell'Ajax alla prossima Champions League.
Il 2 a 1 con cui, davanti ai propri tifosi, mercoledì i biancoblu hanno avuto la meglio sul NEC, è solo l'ultimo capitolo scritto, fino ad ora, della breve, ma splendida, storia del club dell'Overijssel, fallito per bancarotta nel 1990 e promosso in Eredivisie solo nel 2012.


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Thursday 27 March 2014

I talenti del calcio olandese: Thom Haye, centrocampista dell'AZ Alkmaar


L'AZ Alkmaar, dopo le tante (troppe?) cessioni importanti degli ultimi anni, cerca di stringere a se i prodotti più interessanti del proprio settore giovanile. Uno di questi è senza dubbio Thom Haye, diciannovenne centrocampista che di recente, nel pesante 4 a 0 subito contro l'Ajax, ha debuttato in Eredivisie. Dick Advocaat gli ha concesso venti minuti a risultato già compromesso, ripetendo l'esperimento pochi giorni dopo, nella partita, stavolta vinta, contro l'RKC Waalwijk. Chiaro segno che l'AZ crede in lui, dopo avergli prolungato il contratto per tre anni, con un'opzione per il quarto.

Arrivato ad 11 anni dall'FC Amsterdam, una delle squadre minori della capitale dei Paesi Bassi, e già perno della nazionale Under 19 olandese, il ragazzo nato ad Amsterdam si è già messo in luce con la selezione Under 17, vincendo due campionati europei consecutivi nel 2011 e 2012. Specie nell'ultimo, Haye ha guadagnato la ribalta degli addetti ai lavori, rientrando nella top 11 del torneo. A differenza di alcuni compagni come Ake, Depay e Vilhena, però, Thom ha avuto più difficoltà ad imporsi nella prima squadra del proprio club: la prima convocazione è arrivata solo lo scorso febbraio, ma l'esordio è avvenuto in un teatro difficile come può essere l'Amsterdam ArenA gremita e festante per la vittoria dell'Ajax sul malcapitato AZ. Nella frazione di gioco che lo ha visto protagonista al posto di Ortiz, Haye si è posizionato come centrocampista centrale nel terzetto della mediana della sua squadra, ruolo che preferisce anche quando gioca nello Jong AZ, anche se qualche metro più indietro rispetto alla sua classica posizione da "numero 10".
Lo scorso 2 marzo è arrivato il debutto davanti ai propri tifosi: Advocaat lo ha inserito al 79' al posto di Berghuis, allo scopo di difendere il 4 a 0 contro l'RKC. Poco più di dieci minuti, durante i quali Haye ha lasciato intravedere la sua propensione ad organizzare il gioco al centro del campo.

Haye è un centrocampista tecnico e completo, capace di giocare in tutta la porzione di campo che divide le due aree di rigore. Creativo con il pallone tra i piedi e dotato di un fisico già definito, il numero 33 dell'AZ Alkmaar fa sentire la propria presenza ed il proprio supporto ai compagni durante tutto l'arco della partita. Il direttore tecnico dell'AZ, Earnest Stewart, lo ha definito come un giocatore dal futuro promettente: "Vede degli spazi ed immagina dei passaggi eccezionali. Le sue giocate non sono da tutti", ha dichiarato lo stesso Stewart in occasione della conferenza stampa organizzata per il rinnovo del contratto di Haye, che si è legato all'AZ fino al 2015.
Stiamo parlando di un calciatore che gioca quasi esclusivamente col piede destro, col quale fa partire l'azione palla a terra sin dalla mediana, così come da lui preferito: del resto, la sua squadra preferita è il Barcellona....

Nella speranza di vedere presto Haye di nuovo in campo, siamo pronti a scommettere su di lui per il futuro dell'AZ e della nazionale olandese.


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Wednesday 26 March 2014

La storia del Volendam: l'altra oranje nel cuore degli olandesi



Nessuna squadra nel calcio olandese ha collezionato più promozioni e retrocessioni degli Het andere Oranje, in italiano "gli altri Oranje". 
Stiamo parlando del FC Volendam, squadra di un villaggio di 22mila abitanti che, dopo l'Ajax, è nel cuore di tutti gli abitanti della Noord-Holland. 

Il continuo sali-scendi tra Eredivisie ed Eerstedivisie non sembra turbare affatto gli appassionati di questo piccolo club, legatissimi alle tradizioni come solo gli abitanti di un pittoresco villaggio di pescatori a nord di Amsterdam possono essere. Una su tutte? Il giro del lago Ijsselmeer su di una barca costruita appositamente per festeggiare le promozioni della squadra in maglia arancione. L'ultima volta che la "Heen en Weer", questo il nome dell'imbarcazione, da tradursi significativamente "avanti e indietro" o "su e giù", ha mollato gli ormeggi è stato alla fine della stagione 2007-08, dopo la promozione della squadra in Eredivisie.

In una società che sotto alcuni aspetti si presenta aperta e moderna come quella olandese, Volendam rappresenta una vera e propria eccezione: la comunità dei ventiduemila, infatti, è molto legata alle proprie origini. Passeggiando per la piccola cittadina, infatti, non è difficile incontrare persone vestite con costumi tradizionali, e questo amore per le proprie radici si rispecchia anche nella composizione della squadra, che da sempre ha avuto tra le sue fila moltissimi giocatori indigeni. 
Tanti, nella storia del piccolo club fondato nel giugno del 1977, sono i Molenaar, i Veerman, i Mühren, gli Jonk che hanno vestito la casacca degli het andere Oranje. E la sfilza di nomi può continuare con gli Zwarthoed, i Tol, i Tuyp, i Bond, i Kras, tutti cognomi tipici del posto. Guardando un almanacco sarà facilissimo, allora, accorgersi di quanti padri, figli e fratelli abbiano fatto la storia della squadra nata dalla divisione dell'originario RKSV Volendam. 

I tifosi del Volendam, nonostante la vicinanza con Amsterdam e, quindi, la quasi convivenza con i giganti dell'Ajax, non hanno mai sofferto di complessi di inferiorità. Tra le due squadre, infatti, esiste un buon rapporto che trasforma i "derby" regionali in una sorta di amichevoli. Tuttavia, al contrario di quel che si può pensare, il Kras Stadion, con i suoi 6.260 posti, non è sempre stato terra di conquista per gli Ajacidi, che nel 1989, sconfitti per 1 a 0, rischiarono addirittura di perdere il campionato.


Il legame tra le due squadre si denota anche per il fatto che tanti talenti nati e cresciuti nel Volendam abbiano deciso di fare il grande passo proprio andando a vestire la maglia dell'Ajax. Gerrie Mühren e suo cugino Arnold (nella foto) negli anni 70 e Wim Jonk al tramonto degli anni 80, sono i casi più clamorosi.
Proprio Wim Jonk, che ricordiamo anche in Italia con la maglia dell'Inter, appese le scarpette al chiodo ha deciso di tornare a casa per lavorare, stavolta dietro una scrivania, per il club che gli ha dato i natali calcistici, salvo poi tornare ad allenare nelle giovanili dell'Ajax.
Gerrie ed Arnold Mühren, invece, proprio a rimarcare lo stretto legame tra i giocatori ed il villaggio di Volendam, sono cugini dell'anziano Pé, lo storico speaker, per usare un termine più moderno, dello stadio Kras, da tutti ricordato per le sue filastrocche al momento dei goal o della presentazione della squadra, accolta sempre con grandissimo entusiasmo, nonostante il più grande successo di sempre rimane il sesto posto in Eredivisie nel 1990 e nel 1993 e la semifinale di Coppa d'Olanda del 1978 quando, proprio l'Ajax, riuscì a passare il turno solo perchè aveva segnato più gol fuori casa.

Ma tutto questo non pesa più di tanto ai fieri tifosi del Volendam. Quello che conta, in fondo, è sapere di poter mettere al più presto in acqua la "Heen en Weer".

Esclusiva - Intervista a Peter McVitie, giornalista inglese che si occupa di calcio olandese

Abbiamo fatto due chiacchiere con Peter McVitie, giovane giornalista scozzese e vero e proprio "malato" di Calcio Olandese.
Peter scrive per Goal International e Benefoot.net, ma ha visto pubblicati i suoi pezzi anche su
The Sun, The Herald, Daily Mail e sul London Evening Standard.
Gli abbiamo chiesto dove nasce il suo interesse, del suo recente viaggio in Olanda, di cosa pensa della situazione attuale del calcio olandese e della sua passione per...Dico Koppers!



Peter  McVitie, sulla destra, insieme a Fernando Ricksen


Ciao Peter! Puoi raccontarci di più cosa fai e come è nata la tua passione per l'Eredivisie? Dove nasce il tuo interesse?

Mi sono interessato all'Olanda da giovanissimo. Guardavo tante partite della Serie A e della Premier League e da lì decisi che i miei calciatori preferiti erano gli olandesi.
Il mio eroe si chiamava Dennis Bergkamp: tutto quel che faceva era straordinario e lo stimavo così tanto che, da bambino, chiedevo ai miei familiari di chiamarmi Dennis!
Ma non solo Bergkamp, anche Overmars, Davids, Seedorf, Kluivert ed i fratelli De Boer. Erano giocatori eleganti e tecnicamente superiori, tanto da farmi innamorare.

Nel 1998, all'epoca del Mondiale, ebbi la mia prima occasione di vederli giocare insieme. Una volta che la mia Scozia fu eliminata, iniziai a concentrarmi sull'Olanda. Il passaggio di De Boer a Bergkamp, in occasione del goal del fantasista contro l'Argentina, fu semplicemente eccezionale. Ancora oggi lo guardo su youtube (qui il videoe non riesco a capacitarmi della sua grandezza. Dal momento in cui la palla entrò in rete, ho adottato l'Olanda come mia seconda casa.
Curiosamente, da quel giorno, molti giocatori olandesi arrivarono in Scozia per vestire la maglia dei Rangers: Arthur Numan, i fratelli De Boer, Giovanni van Bronckhorst, Michael Mols e Fernando Ricksen guadagnarono la mia attenzione, pur non essendo un tifoso dei Rangers.

Nel 2005 i miei genitori mi portarono ad Amsterdam, per assistere alla gara tra Ajax e De Graafschap. L'ArenA mi lasciò totalmente di stucco, spazzando totalmente via l'idea che avevo circa la magnificenza dell'Hampden Park. Nonostante il risultato (1 a 0 per l'Ajax), la gara fu molto divertente ed è stato un piacere vedere giocatori giovani come Sneijder, Van der Vaart e Babel all'opera.
Da allora è passato molto tempo: sono diventato giornalista ed il mio interesse per l'Eredivisie mi ha portato a scrivere per tanti giornali e siti internet, cosa che faccio con passione e divertendomi.


Recentemente hai fatto il viaggio che tanti appassionati di calcio olandese vorrebbero fare: un giro dei Paesi Bassi con annessa visita a vari stadi. Quali sono stati i momenti migliori del tuo tour?

Si è trattato di un viaggio fantastico! Sono stato in Olanda per due settimane, ma avevo scelto il periodo perchè in meno di 14 giorni avrei avuto la possibilità di vedere circa una decina di partite: sono riuscito a vedere dal vivo 15 delle 18 squadre di Eredivisie, escluse Go Ahead Eagles, Heracles e Cambuur.


Fortuna ha voluto che nello stesso giorno io sia riuscito a recarmi al Galgenwaard di Utrecht per la gara tra i padroni di casa e l'Ajax (finita 1 a 1) e, poche ore dopo, al Mandemakers Stadion di Waalwijk, dove l'RKC ha sfidato il PSV.
Lo stadio dell'RKC è piccolo ma molto accogliente! Mi ha fatto piacere vedere giocare così bene Evander Sno, in quanto lo ricordo dai tempi del Celtic come un calciatore di talento. Se non fosse stato per i suoi problemi di salute avrebbe potuto dare di più. Contro il PSV ha segnato una doppietta ed ha aiutato i suoi compagni a vincere la partita.

L'esperienza peggiore dell'intero viaggio l'ho vissuta a Nijmegen, quando mi sono perso nel parco che circonda il Goffertstadion. Ero arrivato di corsa dalla stazione e mi sono ritrovato in un lungo viale alberato: lo stadio non si vede fin quando non sei quasi all'interno, perchè l'ingresso è sottoterra ed è circondato da collinette d'erba che salgono fin sugli spalti. Ho perso i primi dieci minuti della gara perchè non riuscivo a trovare il mio posto, ma non è stata certamente una partita memorabile. Due goal in pochi minuti e nulla più, mentre il freddo calava paurosamente sugli spalti...

Lo stadio che più mi piace, come ho già detto, è l'Amsterdam ArenA, ma l'atmosfera del De Kuip di Rotterdam è inarrivabile: credo che quelli del Feyenoord siano i migliori d'Olanda, visto che sostengono i propri beniamini per tutto il corso della partita e anche dopo. Ad Amsterdam non è raro vedere la gente lasciare i propri posti prima del fischio finale...


Anche a Groningen ho avuto modo di assistere ad un tifo passionale e sfegatato. Nonostante la pesante sconfitta nel derby contro l'Heerenveen (3 a 0 ed un uomo in meno dopo neanche mezz'ora), il pubblico dell'Euroborg ha cantato per tutti i 90 minuti e la brutta prestazione dei biancoverdi sembrava essere passata in secondo piano! L'atmosfera è stata così bella che non ho potuto evitare di acquistare una sciarpa del Groningen!

I tuoi follower su Twitter (seguite Peter @PeterMcVitie) si chiedono il perchè della tua passione per....Dico Koppers. Spiegaci come è nata questa "infatuazione".
(Ride, ndr) Questa è una domanda difficile! Nessuno riesce a capire perchè ammiro tanto questo giocatore. Ero all'Amsterdam ArenA in occasione del suo debutto contro il Klassieker, una sfida particolare.
Non è un terzino "moderno", ma piuttosto un laterale all'antica: forte difensivamente ma non molto bravo a proiettarsi in avanti...Forse per questo non è mai esploso all'Ajax! Frank de Boer cerca terzini bravi a spingere e lui non lo è. In Europa League, durante la gara contro il Manchester United, ogni volta che superava il centrocampo Koppers sembrava un pesce fuor d'acqua. Così l'allenatore dell'Ajax inserì Boilesen, che tornava da un lunghissimo infortunio ma garantiva un migliore rendimento.
Koppers, in quel momento, aveva praticamente chiuso la sua esperienza ad Amsterdam, ma non è riuscito a trovare una squadra pronta ad investire su di lui per un lungo periodo.
In definitiva, non c'è una vera motivazione al mio infatuamento per questo terzino...il mistero è destinato a non essere svelato!

Dico Koppers, quindi, è a tuo avviso un talento perso. Il campionato olandese è ancora la migliore fonte di giovani di prospettiva? Quale pensi possa essere la formula magica per impedire l'esodo dei talenti in erba verso i campionati europei più importanti?


Se lo sapessi, avrei un incarico alla KNVB!
Mi piace la direzione che il calcio olandese sta prendendo. I top club ripongono grosse speranze nei loro giovani, il che è magnifico. Ne beneficia tutto il movimento e l'Eredivisie guadagnerà considerazione maggiore quando squadre come l'Ajax ed il Feyenoord riusciranno a trattenere i propri giocatori fino alla completa maturazione.
L'unico modo per riuscirci, però, è diventare competitivi anche in Europa. Sottola gestione di De Boer, l'Ajax ha fatto benissimo in Champions League, ma per sfortuna non è riuscita ad andare oltre i gironi di qualificazione.
E' necessario che anche in Europa League le squadre olandesi decidano di dare il meglio. Solo allora, quando ciò avverrà con costanza, il livello dell'Eredivisie crescerà agli occhi di tutti.

Fuori dall'Olanda il campionato non ha molto seguito: dopo l'accordo (con Fox Sports, ndr) ha iniziato a diventare più popolare anche in paesi come l'Italia ed il Regno unito.
Come giornalista che si dedica maggiormente all'Eredivisie, devo fare del mio meglio per fare appassionare la gente al calcio olandese. 

Un compito difficile, ma sicuramente appassionante!
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Monday 24 March 2014

Soverchiante AZ. I biancorossi schiacciano il PEC


AZ Alkmaar - PEC Zwolle rappresenta l'unico match in programma della domenica. Il congresso tenutosi a Den Haag sul nucleare ha portato la KNVB e le forze di polizia olandesi a dividere la 29° giornata in due momenti differenti.
Gli uomini di Dick Advocaat arrivano alla sfida dopo una soddisfacente qualificazione ai quarti di Europa League ai danni dell'Anzhi. I biancorossi ritornano al consueto 4 - 3 - 3 con Gouweleeuw in mezzo alla difesa, dopo averlo accantonato per la trasferta europea in luogo di un più prudente 3-5-2.
La squadra di Zwolle spera in uno sgambetto alla diretta concorrente per consolidare la propria sorprendente posizione all'interno della cerchia delle squadre che saranno coinvolte nel play-off per l'Europa League. La prima frazione di gioco ci regala già dalle prime battute, al 6', la rete che sblocca il match: Aron Johannsson insacca di testa sull'assist di Berghuis. L'AZ va in vantaggio con l'AFAS Stadion in visibilio, ma il reparto arretrato degli ospiti ha evidenti colpe sulla marcatura dell'islandese con passaporto statunitense. Con l'ausilio del replay, però, si può verificare come Johannsson non tocchi il pallone prima che questo si insacchi in rete, facendo si che il goal venga attribuito allo stesso Berghuis. Una manciata di secondi più tardi Gudelj sfiora il raddoppio, ma Boer si salva in uscita.
Al 14' lo stesso Nemanja Gudelj segna la rete del 2-0 sugli sviluppi di una mischia. Il centrocampista di origini serbe spunta ed infila l'incolpevole Boer. Notte fonda per il PEC Zwolle. I padroni di casa giocano sul velluto, offrendo una prestazione sensazionale, andando vicino a più riprese alla rete del 3-0. Johannsson e Beerens sfiorano la marcatura personale, ma Boer è attento e sventa il pericolo. Il PEC Zwolle si vede solo al 35' dalle parti di Alvarado, superlativo nel gettarsi sulla conclusione di Benson e mantenere la porta inviolata. Dopo un primo squillo, al 42' il PEC Zwolle riapre le danze con Saymak che batte di testa Alvarado.


Nella ripresa Johannsson sbaglia clamorosamente un penalty assegnato dal direttore di gara per un fallo di Broerse. Boer è miracoloso sulla conclusione del cecchino biancorosso. Al 77' Gudmundsson coglie una traversa con una conclusione potente dalla distanza. Il PEC Zwolle è alle corde e non riesce a costruire una palla da goal valida per il pareggio. L'AZ controlla abilmente il match sfiorando un paio di volte la rete. La partita si chiude così AZ Alkmaar 2 - 1 PEC Zwolle.

I padroni di casa hanno offerto una prestazione assolutamente convincente, schiacciando i diretti concorrenti ed offrendo un calcio spettacolare. Il risultato poteva essere ancora più largo nel punteggio. PEC Zwolle da bocciare, la rete sembra frutto di una casualità visto il costante affanno dimostrato durante la gara. I biancoazzurri devono lavorare sodo per mantenere quella posizione di medio-alta classifica. 

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Sunday 23 March 2014

Il PSV travolge 3-1 un buon Roda JC e conquista il secondo posto. La squadra di Kerkrade è sempre più ultima


Il PSV travolge 3-1 il Roda JC grazie ai gol di Locadia, Ruiz e Bruma e si porta al secondo posto con 53 punti, a sole 6 lunghezze dall'Ajax capolista, ferma a 59 punti, che però giocherà questo turno il 2 aprile in casa dell'RKC. Il Roda JC, invece, rimane all'ultimo posto in Eredivisie, con 25 punti, a 2 punti dalle penultime. 

Cocu schiera nel suo 4-3-3 Brenet terzino sinistro, a causa dell'assenza per squalifica di Willems, mentre in attacco il tridente è formato da Ruiz, Locadia, Depay, con quest'ultimo che ha giocato con una maschera nera sul volto a causa di una ferita sotto l'occhio sinistro rimediata nel match vinto in casa del Vitesse la settimana scorsa. Unica punta nel 4-2-3-1 di Tomasson è Donald, con Hupperts, Paulissen e Fledderus che agiscono alle sue spalle.

Il PSV parte subito forte alla ricerca del vantaggio, che arriva al 14': Arias mette al centro per Park, che si gira e serve Jurgen Locadia, il quale trafigge Kurto per il momentaneo 1-0 (nella foto in alto di Nusport.nl). Da questo momento i Boeren costruiscono molte occasioni per il raddoppio, che vengono sprecate malamente dagli attaccanti biancorossi: Ruiz a tu per tu con il portiere giallonero manda il pallone sul fondo con la porta spalancata, poco dopo Depay aggira Kurto in area, ma l'intervento di un difensore ospite manda la palla in corner; il tiro di Arias viene deviato bene in angolo da Kurto, mentre Locadia di prima manda fuori una buona palla servita da Depay. 

Dalla mezz'ora il PSV inizia a spegnersi a poco a poco e a soffrire terribilmente le incursioni degli attaccanti del Roda JC: prima Fledderus viene accerchiato in area dai difensori biancorossi, che gli impediscono di tirare a rete, poi ci prova Ramos con un rasoterra, parato senza difficoltà da Zoet. Al 41' il Roda JC trova il pareggio con Mitchell Paulissen che mette il pallone alle spalle del portiere del PSV con un preciso rasoterra nell'angolino basso (nella foto sotto di Nusport.nl). I tifosi di casa rimangono in apnea quando ancora Paulissen rischia di siglare il raddoppio, ma viene anticipato all'ultimo in area.



Il PSV, spronato da Cocu nell'intervallo, inizia il secondo tempo con molta più determinazione rispetto alla fine della prima frazione di gioco. Locadia, servito in area da Depay, va a terra, ma per l'arbitro Makkelie il giocatore del PSV non ha subito fallo e così lo ammonisce per simulazione. I Boeren aumentano l'intensità del gioco e trovano il 2-1 al 63' con Bryan Ruiz, il cui tiro si insacca in porta, dopo che le conclusioni di Depay e Locadia erano state ribattute dalle barricate erette dai difensori del Roda JC. 

Al 75' Jeffrey Bruma sigla il definito 3-1 con un colpo di testa su un angolo dalla destra; da questo momento il PSV gestisce la partita, amministrando il doppio vantaggio, e la conduce in porto. Cocu inserisce Maher e Narsingh per Schaars e Depay, il quale dopo tanti cross e una buonissima prestazione, questa sera non riesce a trovare il gol. Tomasson manda in campo Demouge, Hocher e Bonevacia per Paulissen, Hupperts e Kali. A pochi minuti dal triplice fischio di Makkelie Bruma strattona Demouge che cade in area, ma per il direttore di gara è tutto regolare, così il risultato non cambierà più e il Roda JC si ritroverà, dopo il pareggio del NEC in casa dell'Heerenveen, sempre di più all'ultimo posto in Eredivisie. 



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Saturday 22 March 2014

Eerste Divisie, 32a giornata - Il Dordrecht vince e va a +4 sul Willem II che giocherà il 9 aprile a Doetinchem, la doppietta di Mühren lancia il Volendam


Nella 32a giornata, orfana di 3 partite rinviate a causa del Summit sulla Sicurezza Nucleare dell'Aja, il Dordrecht sconfigge 3-1 lo Jong Twente (nella foto di Jupilerleague.nl) e stacca momentaneamente di 4 lunghezze il Willem II, che giocherà il 9 aprile in casa del De Graafschap: al vantaggio di Loen rispondono gli ospiti con Vida, ma a pochi minuti dalla fine Gladon e Snijders mettono in ghiaccio i 3 punti. Ritorna alla vittoria il VVV-Venlo, che batte 3-2 l'Oss e si porta 4 punti sotto alla squadra di Tilburg: i gol portano la firma di De Kogel, Turk, Gijzen, Falkenstein e Opoku. 



La doppietta di Robert Mühren consente al Volendam di batte 3-1 lo Jong PSV (gli altri gol sono di Marengo e Koch per gli ospiti, nella foto di Fcvolendam.nl) e non va meglio ai concittadini dell'Eindhoven, che cadono in casa dell'Emmen (1-0 il risultato finale, con rete di Bergkamp). Negli altri match del venerdì sera, Achilles '29 e Sparta Rotterdam pareggiano 1-1 (Olijfveld e Zeller i marcatori dell'incontro), come anche Helmond Sport e Telstar (gol di Koc e Van Huizen), mentre lo Jong Ajax vince in casa del Fortuna Sittard 1-0, grazie al gol di El Hasnaoui.

Risultati

Emmen - Eindhoven                        1-0
Volendam - Jong PSV                    3-1
Dordrecht - Jong Twente                 3-1
Achilles '29 - Sparta Rotterdam     1-1
VVV-Venlo - Oss                             3-2
Fortuna Sittard - Jong Ajax             0-1
Helmond Sport - Telstar                  1-1
Almere City - Excelsior                   lunedì 31/3 alle 20:00
MVV Maastricht - Den Bosch        mercoledì 2/4 alle 20:00
De Graafschap - Willem II              mercoledì 9/4 alle 20:00

Classifica


Classifica marcatori


Mühren (Volendam)                  23
Veldwijk (Excelsior)                  21
Boymans (Willem II)                  20
Parzyszek (De Graafschap)    16
Gladon (Dordrecht)                   16


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L'AZ pesca il Benfica nei quarti di finale di Europa League. Advocaat: "È la squadra che volevo incontrare."


L'urna di Nyon ha riservato all'AZ il Benfica, squadra attualmente prima nel campionato portoghese con 18 vittorie su 23 partite disputate, che si prospetta un'avversaria assai ostica per l'undici di Advocaat. 
L'andata dei quarti si giocherà il 3 aprile all'AFAS Stadion, mentre il ritorno il 10 aprile all'Estádio da Luz di Lisbona. Nonostante tutto proprio l'allenatore dei biancorossi di Alkmaar si dice contento del sorteggio: "Sembra incredibile, ma volevo affrontare proprio il Benfica. Sfideremo una buona squadra e giocheremo in uno stadio bellissimo, il Benfica ha una buona rosa ma noi giocheremo le nostre carte. Nessuno credeva che saremmo potuti arrivare ai quarti."

Il difensore-goleador Nick Viergever fa i complimenti alla sua squadra e parla, ai microfoni di UEFA.com, delle difficoltà della trasferta in terra russa: "E' stata una trasferta difficile perché il volo è stato lungo. Abbiamo viaggiato in autobus per due ore e il traffico era fastidioso. Poi c'erano 5-6 gradi sotto zero e anche questo non è stato positivo per noi, ma abbiamo giocato bene, ci siamo comportati da adulti, come una squadra: abbiamo fatto davvero un ottimo lavoro."



Berghuis, invece, alla vigilia della sfida di ritorno in Russia, si proietta già ai quarti, affermando che "affrontare la Juventus sarebbe fantastico": grazie a Dio, aggiungiamo noi, il suo desiderio non si è avverato, perché la squadra bianconera di Conte sarebbe stato l'avversario forse più ostico tra le 7 squadre che l'AZ avrebbe potuto pescare a Nyon. 

Poulsen si dice contento del risultato e del passaggio del turno e parla, sempre a UEFA.com, delle critiche subite in patria e della difesa a cinque schierata contro l'Anzhi: "E' stato un risultato fantastico per noi. Siamo stati criticati un po' in Olanda per non aver giocato bene come sappiamo fare. Oggi non importava, dato che giocavamo in trasferta contro una buona squadra e sapevamo sarebbe stata dura, perché loro fisicamente sono molto forti. Abbiamo cambiato la nostra tattica, giocando con cinque difensori, e penso che abbiamo meritato di qualificarci." E ora sotto con il Benfica, perché il sogno continua e vi possiamo assicurare che ad Alkmaar nessuno si vuole svegliare proprio adesso...

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Friday 21 March 2014

AZ orgoglio d' Olanda. Pareggio a reti bianche in Russia


Per la sfida di ritorno degli ottavi di finale di Europa League, l'AZ Alkmaar è chiamato alla insidiosa trasferta in Russia per fare visita all'Anzhi. 
Gli olandesi sono orfani di Advocaat in panchina a causa dell'espulsione del tecnico all'andata e, consci delle insidie che la squadra russa può riservare, i "Cheese Makers" arrivano alla partita di ritorno con una serie di drammatici punti interrogativi nonostante il vantaggio consolidato all'andata grazie al penalty del solito Johannsson. 

I biancorossi scendono in campo con un sorprendente 5 - 3 - 2, formazione estremamente conservativa per una affrontare una squadra decisamente in forma come l'Anzhi. 
Nella prima frazione di gioco gli olandesi soffrono le iniziali sortite dei russi: Grigalava calcia in maniera non efficace a pochi minuti dall'inizio del match. L'AZ Alkmaar prende le misure dell'avversario e comincia a gestire la partita con sapienza. Al 25' Gudelj sfiora il vantaggio con una punizione dai 20 metri che si stampa sul palo, ottima la conclusione del serbo. Il resto del primo tempo non offre grandi spunti, il gioco estremamente frammentato a causa di un AZ Alkmaar sulla difensiva ed un terreno di gioco pesante che non esalta la caratura tecnica della squadra di Advocaat.

La ripresa si rivela sicuramente più vivace: gli olandesi scaldano i guantoni di Kerzhakov con Johannson, insidioso il destro dalla distanza dello statunitense pupillo di Jurgen Klinsmann. 
L'estremo difensore russo si salva nuovamente sul successivo diagonale di Berghuis. 
Inutili e disorganizzate le controffensive dei padroni di casa, tanto che lo stesso Berghuis spreca malamente al 69'. L'Anzhi non riesce a superare il muro dei biancorossi, finendo la gara in 10 a causa di un fallo da ultimo uomo ai danni di Berghuis al 93'. 

Grazie alla vittoria maturata tra le mura amiche, l'AZ può definirsi orgoglio d'Olanda, avendo gestito egregiamente una trasferta da brividi vista la temperatura e la posta in palio. Gli uomini di Advocaat si godono il passaggio ai quarti di finale e lo status di unica squadra olandese rimasta in gioco tra le due competizioni europee.

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Thursday 20 March 2014

Il Summit sulla Sicurezza Nucleare dell'Aja costringe il rinvio di 8 partite tra Eredivisie e Eerste Divisie


Nel prossimo weekend mancheranno all'appello, tra Eredivisie e Eerste Divisie, ben 8 match a causa del massiccio utilizzo di forze di polizia nel Summit sulla Sicurezza Nucleare, che si terrà a L'Aja il 24 e 25 marzo 2014, dove saranno impegnati ben 58 Paesi di tutti e cinque i continenti. 

Tutti i capi di stato più importanti del pianeta, tra i quali il presidente francese François Hollande, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il premier italiano Matteo Renzi, il primo ministro giapponese Shinzo Abe, il collega di casa Mark Rutte e il presidente statunitense Barack Obama, saranno presenti agli incontri che si svolgeranno al World Forum Convention Center, nel nord della città sede del Governo olandese. I sindaci di molte città hanno deciso quindi di rinviare le partite in programma questo weekend per il numero insufficiente di forze dell'ordine a disposizione. Ecco l'elenco di tutte le partite rinviate e la data del loro recupero:

Eredivisie

RKC Waalwijk - Ajax                            mercoledì 2 aprile alle 18:45
Twente - ADO Den Haag                    mercoledì 2 aprile alle 18:45
Go Ahead Eagles - NAC Breda         mercoledì 2 aprile alle 18:45
Utrecht - Cambuur                                mercoledì 2 aprile alle 18:45
Heracles Almelo - Feyenoord             mercoledì 2 aprile alle 18:45

Eerste Divisie 

Almere City - Excelsior                        lunedì 31 marzo alle 20:00
MVV Maastricht - Den Bosch             mercoledì 2 aprile alle 20:00
De Graafschap - Willem II                   mercoledì 9 aprile alle 20:00

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Wednesday 19 March 2014

I talenti del calcio olandese: Danny Bakker, centrocampista dell'ADO Den Haag


Danny Bakker è uno dei giovani calciatori che più sono riusciti a mettersi in mostra nel corso dell'attuale stagione di Eredivisie. Siamo, in genere, abituati ad assistere all'esplosione di ragazzi in squadre che puntano forte sul proprio vivaio, come l'Ajax, il Feyenoord o l'Heerenveen, mentre in questo caso il ragazzo proviene direttamente dalle giovanili dell'ADO Den Haag.
Centrocampista centrale, di chiare attitudini difensive, Danny nasce 19 anni fa a Voorburg, nella regione denominata Zuid Holland.
Dopo l'esordio dello scorso anno nella massima serie, nella pesante sconfitta contro il Vitesse (4 a 0 il risultato finale) quest'anno ha raccolto già 18 presenze in Eredivisie, 14 delle quali da titolare. Maurice Steijn, suo attuale allenatore, non ha esitato a dargli un posto da titolare nel corso di una stagione dura, durante la quale i gialloverdi dovranno, ancora una volta, lottare per salvarsi.
Wilfred Van Leeuwen, ex allenatore delle giovanili dell'ADO, ha recentemente mostrato il suo apprezzamento per la promozione in prima squadra di Bakker: "Far sbocciare e mantenere in squadra i giovani talenti delle nostre giovanili è quello di cui un club come il nostro ha bisogno. La società deve fare di tutto per mantenere i propri ragazzi e farli giocare in prima squadra". Una valida risposta contro la crisi economica che da tempo, infatti, affligge il club gialloverde come tanti altri nei Paesi Bassi.

Centrocampista che da il meglio di se quando gioca davanti alla difesa in una linea composta da 3 uomini, Bakker è dotato di un intelligenza tattica non indifferente che gli permette di anticipare spesso la giocata degli avversari. Concentrato e bravo nel posizionamento, difficilmente si tira indietro quando c'è da affrontare i propri opponenti, anche col fisico.
Nonostante parta piuttosto indietro nello schieramento iniziale, non è raro vederlo proporsi in avanti, tanto che fino ad ora ha già collezionato 3 reti: niente male per un mediano alla sua prima, vera, esperienza in un campionato professionistico.

Le sue doti non sono passate inosservate a Wim van Zwam, selezionatore dell'Under 19 olandese, che lo ha convocato, già lo scorso settembre, in occasione della gara contro i pari età dell'Italia, facendolo entrare in pianta stabile nel giro delle nazionali giovanili dell'Olanda.



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Eerste Divisie, 31a giornata - Il Willem II viene fermato al 93' dallo Jong PSV, il Dordrecht batte il VVV-Venlo e torna in vetta, l'Oss rifila 8 schiaffi all'Emmen



La 31a giornata di Eerste Divisie ha visto il ritorno in vetta del Dordrecht, che ha sconfitto 2-0 il VVV-Venlo con i gol di Gladon (nella foto sopra di Fcdordrecht.net) e Korte, ai danni del Willem II, bloccato sul 2-2 nel posticipo dl lunedì sera in casa dello Jong PSV: in vantaggio 2-0 grazie alle marcature di Boymans e Ondaan, la squadra di Tilburg si è fatta rimontare dai gol di Brenet e di Schalk, quest'ultimo siglato al 93' (nella foto sotto di Nusport.nl). 



Non approfitta della caduta della squadra di Venlo l'Excelsior, che esce sconfitto dal Woudestein per 1-0 dal MVV Maastricht (Ospitalieri il marcatore), mentre vince ancora il De Graafschap, sconfiggendo 2-0 il Telstar, con i gol di Kabasele e Vermeij. Rimane stabile in zona Nacompetitie, nonostante la terza sconfitta consecutiva, l'Eindhoven, che cade sul campo dello Jong Twente nell'altro posticipo del lunedì, a causa di un gol di Vida. 


L'Oss, dopo il 4-0 all'Eindhoven di due settimane fa, questo turno ha raddoppiato, rifilando ben 8 gol al povero Emmen, siglati da Dennis Janssen (doppietta, nella foto sopra di Fcoss.nl), Marko Maletic (doppietta), Opoku, Pique, Sanusi e Philips. Ennesima sconfitta dello Sparta Rotterdam, che viene battuto dall'Almere City con un gol di Kip al 91' e sprofonda sempre di più in classifica, mentre lo Jong Ajax sconfigge 2-1 in rimonta l'Achilles '29 (vantaggio ospite di Hendriks e gol dei giovani Lancieri di Meleg e Andersen) e sale immediatamente sotto alla zona Nacompetitie. Negli altri match di questa giornata, Helmond Sport e Fortuna Sittard pareggiano 1-1 con i gol di Nkoyi-Kiabu e De Regt, mentre il Den Bosch espugna 2-0 il campo del Volendam, con le marcaure di Zeldenrust e Mols.

Risultati 31a giornata

Excelsior - MVV Maastricht                 0-1
VVV-Venlo - Dordrecht                        0-2
Oss - Emmen                                        8-0
Telstar - De Graafschap                      0-2
Helmond Sport - Fortuna Sittard        1-1
Sparta Rotterdam - Almere City         0-1
Jong Ajax - Achilles '29                       2-1
Volendam - Den Bosch                       0-2
Jong PSV - Willem II                            2-2
Jong Twente - Eindhoven                    1-0

Classifica



Classifica marcatori

Muhren (Volendam)                  21
Veldwijk (Excelsior)                  21
Boymans (Willem II)                  20
Parzyszek (De Graafschap)    16
Korte (Dordrecht)                      14
Quekel (Den Bosch)                 14
Gladon (Dordrecht)                   14
Brouwers (Helmond Sport)      14

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