Friday 27 February 2015

Il Dordrecht getta il cuore oltre l'ostacolo e batte il GAE all'ultimo respiro: il penultimo posto ora dista 3 punti


Si riapre il campionato nella zona bassa della classifica, alla luce del risultato matura nell’anticipo della 25.a giornata di Eredivisie, dove il Dordrecht coglie uno degli ultimi treni per restare nella massima serie olandese e batte in rimonta il Go Ahead Eagles per 2-1. Grande prova degli uomini di Gérard de Nooijer (allenatore ad-interim dopo che Ernie Brandts ha lasciato l’incarico alla vigilia della sfida, poi persa, in casa del PSV della settimana scorsa), che accorciano le distanze sulla penultima, attualmente il NAC Breda, e ritornano in pista per i play-out, che ora distano appena 3 punti.


Dopo una mezz’ora di gioco, la partita si era messa male per gli Schapenkoppen, che hanno subito il gol del vantaggio delle Aquile di Deventer al 36’, con Duits che orchestra un contropiede magistrale e lancia in profondità Plet, che taglia la difesa di casa e supera Kurto in uscita. Passano otto minuti e il Dordrecht reagisce: grande pallone messo al centro dell’area da Lieder sul quale si avventa Fortes, che batte Van der Hart con un piatto destro di prima. 

La ripresa continua con una girandola di sostituzione per entrambe le formazioni e si conclude con l’urlo del Riwal Hoogwerkers Stadion al gol vittoria di Klaiber al 91’, che mette in porta un traversone di Van Deelen con una girata di testa. Alla terza vittoria stagionale in Eredivisie su 25 partite disputate, il Dordrecht non mollerà fino alla fine del campionato, proprio come in questa partita.

(Fonte foto: pagina Twitter @ADSportwereld)

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Europa League, negli ottavi l'Ajax pesca il Dnipro


Urna benevola quella di Nyon, che ha stabilito l’avversaria negli ottavi di finale di Europa League dell’Ajax di De Boer, uscita vincitrice dal doppio confronto con i polacchi del Legia Varsavia, ovvero il Dnipro, squadra ucraina che disputerà la sua gara d’andata (12 marzo 2015) sul campo neutro dell’Olympic Stadium di Kiev a causa della guerra civile nell’est del Paese, mentre il ritorno è in programma all’Amsterdam Arena il 19 marzo 2015.

Allenata da Markevich, il Dnipro è attualmente terza nella Premier League ucraina, a otto punti dal primo posto occupato dalla Dinamo Kiev e ha avuto la meglio nei sedicesimi di finale dei greci dell’Olympiakos: dopo il 2-0 dell’andata in terra ucraina grazie ai gol di Kankava e Rotan, Konoplyanka e compagni hanno strappato un pareggio per 2-2 ad Atene che ha consentito loro di approdare agli ottavi di finale. Gli unici precedenti tra i Lancieri e le compagini ucraine vedono 1 vittoria e 1 pareggio, mentre i club olandesi hanno vinto solo 1 delle sei partite contro quelli ucraini (nelle altre partite 1 pareggio e 4 sconfitte). 

Ecco l'intero programma degli ottavi di finale di Europa League:


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Europa League, Feyenoord e PSV si fermano ai sedicesimi. Ajax unica olandese ancora in corsa

Si sgretola nel giro di un paio d'ore il sogno degli appassionati di calcio olandese. Con tre squadre in corsa per la qualificazione agli ottavi di Europa League, anche guardando i risultati, tutto sommato positivi, delle gare d'andata, era lecito aspettarsi qualcosa di più. Invece no, perchè anche questa volta, il bottino oranje nell'europa calcistica è piuttosto scarno. 






Passa il turno, per la prima volta dal 2011, l'Ajax, che passeggia a Varsavia contro il malcapitato Legia, mai vincente nelle ultime sei partite, nello stadio che ospiterà la finale di Europa League. Tribune tristemente vuote per lo spettacolo offerto dai ragazzi di De Boer, impegnati in quella che è apparsa come la classica partitella amichevole infrasettimanale. In luce l'idolo locale Milik, autore di una doppietta (quarto goal nelle ultime tre partite per lui) che, insieme al goal di Viergever, decide il match.


Crolla invece, in Russia (paese particolarmente antipatico alla squadra di Eindhoven, uscita sconfitta in tutte e quattro le sfide contro compagini russe quest'anno), il PSV di Cocu, schiacciato dallo Zenit San Pietroburgo. Dopo l'1 a 0 dell'andata, ci si attendeva una maggiore spinta propositiva dai boeren, leader assoluti in Eredivisie. A determinare sul risultato finale, però, è stato soprattutto il fattore casa: i russi, sempre qualificati agli ottavi dall'edizione 2004/05 della competizione, hanno saputo pungere più del PSV, andando in rete due volte con Rondon ed una con Hulk.


I riflettori dell'opinione pubblica, però, puntavano su Rotterdam, dove al De Kuip il Feyenoord ha ospitato la Roma. A passare il turno è la squadra di Garcia, che vince per 2 a 1 ribaltando il pareggio dell'andata. In una partita molto combattuta, in campo succede di tutto: lancio di oggetti dalle tribune, partita sospesa per quasi un quarto d'ora e due espulsioni (Te Vrede ed il secondo portiere Mulder) tra i padroni di casa, eccessivamente puniti dall'arbitro francese Turpin, decisamente meno severo nei confronti dei giocatori della Roma.


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Monday 23 February 2015

Messaoud risponde a Milik. Nuovo stop per l'Ajax contro il Willem II


Dalla trasferta di Tilburg l'Ajax torna con un misero punto e se lo fa, deve ringraziare solo Samuel Armenteros, che a pochi minuti dal termine, a tu per tu con Cillessen, ha gettato al vento una vittoria che avrebbe avuto del clamoroso, almeno sulla carta.
Già, perchè ancora una volta, la prestazione dell'Ajax è stata a dir poco deludente ed il gap dal PSV, aumentato fino a 14 punti, diventa, oltre che praticamente incolmabile, anche il più largo di sempre. Mai, dall'epoca dell'introduzione dei 3 punti per la vittoria, una squadra olandese era riuscita ad avere tanto margine in classifica rispetto alla seconda dopo 24 giornate.

"La partita era nostra, avremmo dovuto vincere", ha dichiarato Frank de Boer, forse dimenticando lo svarione della propria retroguardia a pochi minuti dal termine. Più realista il suo collega Streppel, che parla di una partita sostanzialmente equilibrata, terminata con un risultato tutto sommato giusto.
Ad onor di cronaca, nel corso del primo tempo El Ghazi (preferito a Kishna) e Schone hanno fatto tremare la porta di Lamprou, prima del goal di Milik, che ha sbloccato il risultato poco dopo la mezz'ora.

Come spesso avvenuto durante questa stagione, però, nel corso del secondo tempo i biancorossi sembrano aver perso la bussola, dando vita ad una gara nervosa e ricca di disattenzioni, una delle quali (quella clamorosa di Viergever) ha permesso ad Ali Messaoud di pareggiare al 51'.
La rete del centrocampista del Willem II, oltre a costare il vantaggio, comporta un dato preoccupante per l'Ajax. Si tratta, infatti, del sesto goal consecutivo concesso negli ultimi cinque match: una media simile a quella del NAC Breda e del Go Ahead Eagles, rispettivamente diciassettesima e quindicesima in Eredivisie.
Vanificati gli sforzi fatti, Frank de Boer prova a giocarsi le carte Zivkovic ed Andersen, chiedendo a Van der Hoorn, schierato titolare al posto dell'infortunato Veltman, di andare ad occupare l'area di rigore del Willem II per rendersi pericoloso di testa. L'imprecisione di El Ghazi e la mancanza del quid necessario a tornare in vantaggio, permettono ai padroni di casa, ordinati e ben organizzati, di ribattere agevolmente le offensive ajacidi e portarsi addirittura a sfiorare il goal vittoria, con l'occasionissima capitata sui piedi di Armenteros.


Il pareggio, ovviamente, va benissimo al Willem II, che continua il suo ottimo campionato, assestandosi al 9° posto in classifica. Più plumbeo, invece, il cielo su Amsterdam: in vista della settimana di ferro, che prevede una trasferta in Polonia, dove andrà difeso l'1-0 ottenuto contro il Legia ad Amsterdam, e la sfida, utile più per il morale che per la classifica, contro il lanciatissimo PSV Eindhoven, Frank de Boer dovrà calarsi al meglio nel ruolo di motivatore, per restituire ai suoi ragazzi il fuoco perso durante la pausa invernale.
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Il PSV schianta il Dordrecht ed entra nella storia



12 partite casalinghe, 12 vittorie. È un PSV Eindhoven da record quello andato in scena finora in Eredivisie, capace di schiantare per 3-0 le pretese di un Dordrecht fanalino di coda in campionato e arrivare dove mai i Boeren erano arrivati: riuscire a portare a casa i 3 punti nelle prime 12 partite casalinghe di campionato, cosa mai successa prima d’ora al PSV. Il gap tra la squadra di Cocu e l’Ajax di De Boer, oggi fermata sull’1-1 dal Willem II a Tilburg, è aumentato a ben 14 punti, che, statistiche alla mano, è il maggiore della storia da quando vengono assegnati 3 punti per la vittoria, ovvero dal 1996: in queste 24 stagioni nessuna squadra era riuscita a fare terra bruciata come sta creando il PSV, che si avvia verso il 22° titolo, che potrebbe avvicinarsi ulteriormente già domenica prossima quando a far visita al Philips Stadion saranno proprio gli avversari dell’Ajax (1° marzo alle ore 16:45).


Dopo la deludente sconfitta in Europa League in casa contro lo Zenit San Pietroburgo, il PSV si rituffa sul campionato e passa subito in vantaggio dopo nemmeno 4’ di gioco, con Fortes che butta il pallone nella sua porta sul traversone dalla destra di Willems, nel disperato tentativo di anticipare un avversario nell’area di rigore. I Boeren meriterebbero il raddoppio, ma Depay, steso da Kurto (sarebbe stato rigore ed espulsione del portiere ospite), viene pescato ingiustamente in fuorigioco dall’assistente dell’arbitro Vink.

Nella ripresa Klaiber va vicinissimo al clamoroso pareggio con un destro che finisce di poco oltre il palo sinistro della porta di Zoet, sorpreso poco più tardi dal colpo di testa di Steenvoorden che impatta sull’incrocio del pali. Un controllo di palla di Brenet (schierato oggi al posto di Arias) viene intercettato, secondo l’arbitro volontariamente, dalla mano di Haddad, che viene ammonito e porta al rigore per il PSV, trasformato poi dagli 11 metri da De Jong, che sale a quota 14 gol in questa Eredivisie: nonostante i due giocatori siano vicini, il braccio è largo e sembra perciò giusta l’interpretazione del direttore di gara, probabilmente aiutato anche dal primo assistente. 

Il Dordrecht potrebbe ritornare in partita con una conclusione di Klaiber dal limite dell'area che sbatte sulla parte interna della traversa e rimbalza a terra, prima che Zoet si impossessi del pallone: Vink lascia correre, anche se dalle immagini si nota come il pallone probabilmente avrebbe oltrepassato completamente la linea di porta. Al 70' Bruma insacca il terzo gol sugli sviluppi di un calcio d'angolo e chiude la partita. Per il Dordrecht la strada verso la salvezza è tutta in salita, dati i 6 punti dal NAC Breda penultimo, mentre per il PSV quella verso il titolo sembra spianata..




(Fonte foto: www.nusport.nl)

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Sunday 22 February 2015

Gli scontri di Roma visti da un tifoso del Feyenoord


Tristemente, il calcio olandese è balzato agli occhi dei media per quel che è successo a Roma tra mercoledì e giovedì pomeriggio, quando circa 5000 tifosi del Feyenoord hanno dato vita a pesanti scontri con le forze di polizia. Abbiamo già analizzato, in maniera quanto più lucida e distaccata, i fatti, esprimendo la nostra opinione e lasciando ai lettori un quesito: di chi è la responsabilità? Per avere un quadro integrale dell'accaduto, però, sarebbe giusto provare ad ascoltare anche l'altra parte in causa. I tifosi del Feyenoord, in questo caso. Ecco perchè vogliamo proporre ai nostri amici e lettori quanto scritto da Ben Dudley su supportersnotcostumers.com


"La scorsa notte ero tra i 5,500 tifosi del Feyenoord arrivati a Roma per la gara di Europa League. Stamattina (si parla di venerdì, ndr), al mio risveglio, ho sentito tutti, dal Presidente del Consiglio Renzi alla BBC, chiedere che il Feyenoord venisse punito per quanto successo il giorno prima.

Ecco quanto successo veramente a Piazza di Spagna e la storia dei peggiori hooligan che io abbia mai incontrato.
Sono arrivato nei pressi della scalinata subito dopo l'atterraggio dell'aereo che mi ha portato in Italia. Dopo una rapidissima sosta all'albergo, ho raggiunto la massa dei tifosi. C'erano migliaia di persone che cantavano, intonavano cori e bevevano.
Le autorità italiane erano a conoscenza del fatto che quello era il luogo dove i tifosi si sarebbero radunati, ma nonostante ciò non avevano predisposto bidoni per raccogliere i rifiuti.
Certo, l'intera piazza, poco dopo, era davvero incasinata, con cocci di centinaia di bottiglie ovunque ed effettivamente è una vergogna che una parte così bella della città è stata sporcata, ma non c'è grossa differeza rispetto alle condizioni in cui versano la maggior parte delle città dopo i festeggiamenti di capodanno o, addirittura, dopo un normale venerdì sera.

Tanta spazzatura era stata gettata anche nella fontana al centro della piazza, ma nulla di troppo preoccupante. Avrò contato una trentina di palloncini bianchi e rossi e circa 50-75 bottiglie di birra, vino e vodka, quasi tutte ancora intere e facili da rimuovere. Ho anche visto una foto della fontana scattata alle 23:00 e non c'era già più traccia di tutto ciò. Non avreste mai detto che eravamo passati di lì.

Abbiamo acceso una torcia al centro della piazza, ma qualcuno, palesemente ubriaco, l'ha colpita con un calcio spedendola nella fontana. Oh, no! Se solo l'acqua avesse modo di proteggersi dal fuoco...

Subito dopo, anche un fumogeno verde è stato lasciato nella fontana. Anche in questo caso, nessun danno è stato riportato.
Non voglio dire che ci siamo stati degli angeli, affatto. Siamo dei tifosi durante un viaggio in trasferta, non dei preti in viaggio per incontrare il Papa. Ad ogni modo, le cose non ci sono sfuggite di mano ed abbiamo avuto anche modo di approcciarci positivamente con alcuni turisti e gente del posto, divertendoci con un vecchio rastafariano che ballava mentre intonavamo un coro per Toornstra e scattando qualche selfie con delle turiste cinesi.

Le uniche persone che non abbiamo visto sono stati i tifosi della Roma. Forse l'orario di inizio della partita e la prematura eliminazione dalla Champions ha fatto calare l'interesse per il match. Per tutta la giornata non c'è stato alcun accenno a disordini. Fino alle 16:30, quando un gruppo di persone armate hanno fatto accostare le parole calcio e vergogna. Di chi si trattava? Non della SCF (gruppo di tifosi del Feyenoord), nè degli ultrà locali. Bensì della polizia italiana.



L'area è stata presidiata per gran parte della giornata dalle forze di polizia, ma intorno alle 16:30 il numero dei mezzi antisommossa è aumentato, al pari dei poliziotti, in borghese e non. Era stato deciso che, per noi, era l'ora di andare allo stadio e così, senza neanche avvertirci, hanno iniziato a colpire con i manganelli chiunque gli passasse sotto gli occhi, hooligan o meno.
Ho personalmente soccorso una donna che era stata colpita in faccia, mentre altri due ragazzi accorsi per aiutarla sono stati portati in questura.
Tutto il nostro gruppo è stato cacciato dalla piazza e spinto verso una strada stretta, piena di automobili e motorini parcheggiati. Grazie alla mia stazza sono riuscito a cavarmela, ma si è rischiato grosso.

Mentre la prima carica era in atto, la polizia ha continuato ad aggredire ed arrestare persone random. Da quel momento è iniziato il lancio delle bottiglie ed una reazione da parte nostra. Dire che la polizia è stata attaccata per prima è semplicemente falso. Quello che è successo dopo è stato il risultato di una scarsa organizzazione e del loro insistere nell'attaccare persone indifese.

E' non è tutto. Arrivati allo stazionamento degli autobus che ci avrebbero dovuto portare allo stadio, i poliziotti hanno iniziato a colpire tutti i tifosi del Feyenoord che hanno provato a salire sui mezzi di trasporto. Questo metodo per trasportare i tifosi allo stadio, già sperimentato e rivelatosi fallimentare in occasione della trasferta di Rijeka, ha spinto tutti a cercare di entrare il prima possibile all'interno delle vetture, per evitare di perdere il calcio d'inizio della partita. In quel momento, nuovi, terribili, colpi sono stati inferti a diverse persone".

Testo integrale e foto tratte da http://supportersnotcustomers.com/2015/02/20/italys-worst-hooligans
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Saturday 21 February 2015

Gudde, D.G. del Feyenoord, prende le distanze da quanto successo a Roma


Il Direttore Generale del Feyenoord, Eric Gudde, intervistato dai media olandesi riguardo a quanto successo a Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni che faranno discutere: “Vorrei immediatamente chiarire una cosa: il Feyenoord si dissocia completamente da quanto successo a Roma. Siamo orgogliosi per la buona performance della squadra all'Olimpico, ma anche disgustati dalle azioni di un gruppo di riottosi partiti alla volta di Roma con intenzioni molto diverse da quelle di sostenere il club, tenendo invece un comportamento gravemente scorretto nel centro storico della città" 

Dopo aver, di fatto, provato a deresponsabilizzare il club di Rotterdam, Gudde ha continuato così: "Quando si va in un’altra città, bisogna lasciarla come la si è trovata. Noi siamo responsabili diretti per i tifosi che sono sugli spalti, che sono registrati presso il club e si sono ben comportati allo stadio. Abbiamo però avuto segnalazioni di almeno 600 tifosi presenti in città pur non avendo il biglietto. Sono loro i responsabili degli incidenti? O i tifosi che sono registrati presso il Feyenoord?"

Il gioco dello scaricabarile, iniziato immediatamente in Italia, continua anche in Olanda. Chi è responsabile? Gudde individua negli ufficiali della UEFA i soggetti addetti a decidere chi e cosa punire: "Gli ufficiali della UEFA giudicano ciò che succede in campo e allo stadio, e tutti hanno potuto vedere che non ci sono stati problemi. Semmai la Roma rischia sanzioni per i razzi. Abbiamo lavorato duramente per settimane insieme alla Roma per organizzare la trasferta e tutto è stato eseguito alla perfezione. Ciò non significa che io, a causa di quanto accaduto prima della partita e al di fuori della responsabilità del Feyenoord, come olandese e appassionato del calcio oggi non abbia lasciato l’Italia provando un senso di vergogna”. 

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Friday 20 February 2015

Dordrecht: l'allenatore Ernie Brandts lascia la squadra


Ore 21,26 di ieri sera: nel bel mezzo delle partite di Europa League arriva come un fulmine a ciel sereno la notizia dall’account Twitter del Dordrecht: Ernie Brandts, dallo scorso maggio sulla panchina degli Schapenkoppen, lascia la squadra, ora ultima in classifica, con appena 12 punti conquistati in 23 partite di campionato. il tecnico 59enne ha pagato quasi sicuramente la debacle di Utrecht di domenica scorsa (sconfitta per 6-1), la goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo.

Il comunicato ufficiale recita: “Ernie Bradts lascia con effetto immediato il Dordrecht. Le due parti hanno raggiunto questa decisione di comune accordo oggi. Sia Brandts che il Dordrecht preferiscono non fare ulteriori dichiarazioni nella notizia di cui sopra.” La squadra verrà presa in consegna ad-interim dagli ex assistenti di Brandts, Rogier MolhoekGerard de Nooijer, che siederanno in panchina nella quasi proibitiva trasferta in casa della capolista PSV Eindhoven, in attesa della nomina del nuovo allenatore.

(Fonte foto: www.fcdordrecht.nl)


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Roma devastata e la Barcaccia sfregiata dagli hooligans del Feyenoord. Di chi sono le responsabilità?



La Città Eterna, Roma, una delle capitali più amate e visitate dai turisti di tutto il mondo, culla della nostra civiltà, messa a ferro e fuoco da migliaia di tifosi, o almeno questo dovrebbero essere, del Feyenoord, molti di loro ubriachi e addirittura senza biglietto, andando contro a tutti i divieti, sia di utilizzo di alcolici che di stanza nella capitale per i senza tagliando dello Stadio Olimpico. Ma andiamo per ordine.

Urinatoio pubblico a Campo de’ Fiori I primi problemi di ordine pubblico per quanto riguarda i tifosi olandesi si registrano nel pomeriggio di mercoledì, quando il centro della capitale viene invaso da migliaia di supporter del Feyenoord. Tutt’altro che pacifici, però. I più violenti e incivili, circa un migliaio secondo gli ultimi dati, si raccolgono a Campo de’ Fiori, una piazza situata tra Corso Vittorio Emanuele II e il fiume Tevere. “Hanno iniziato a bere alle 14 e ora un migliaio, completamente ubriachi, stanno assediando la piazza, urinando e lanciando bottiglie di vetro ovunque: la fontana ne è stracolma”, racconta ai giornalisti del Corriere della Sera Fabrizio Roscioli, titolare di un panificio in questo angolo di Roma. “Il quartiere è ostaggio di questi facinorosi. Io e altri negozianti abbiamo dovuto abbassare le saracinesche e chiuderci dentro per la paura”, aggiunge. Come se non bastasse, molti hanno iniziato a litigare e così vengono immediatamente avvertite la Polizia e i Carabinieri, che si presentano in assetto anti-sommossa. Dopo un paio di ore, trascorse tra cariche delle forze di polizia e lancio di lacrimogeni per disperdere la folla, la situazione torna alla normalità, lasciando sulla piazza migliaia di bottiglie. Giovedì mattina si sono contati 23 arresti, tra i quali 16 operati dalla Polizia e riconosciuti colpevoli per i disordini di Campo de’ Fiori e dovranno rispondere dei reati di  resistenza, lesioni, rissa, violenza a pubblico ufficiale e porto di oggetti atti ad offendere, mentre gli altri 7 sono opera dei Carabinieri, intervenuti nella notte per sedare una rissa avvenuta in Via del Corso, in pieno centro. Per tutti ci sarà il processo per direttissima e, come comunica la Questura di Roma, sono già state emesse delle condanne: otto tifosi sarebbero stati condannai a sei mesi di reclusione, convertiti in 45.000 euro di multa, con il divieto di dimora nella capitale incluso.

Piazza di Spagna devastata e la Barcaccia sfregiata – Ma i disordini non finiscono qua. la follia degli hooligans olandesi si è spostata, giovedì mattina, in piazza di Spagna, una delle più conosciute della capitale e del mondo, invasa a dismisura da un migliaio di incivili che hanno lasciato bottiglie di vetro, sacchetti di plastica e fumogeni non solo a terra, ma anche sulla Barcaccia, la meravigliosa fontana situata al centro della piazza e costruita nella prima metà del Seicento da Gian Lorenzo Bernini e dal padre Pietro. Come si vede chiaramente dalle immagini, il monumento, restaurato pochi mesi fa per un costo totale di 200.000 euro, è stato scambiato per una pattumiera a cielo aperto e perfino sfregiato, con una scheggia del candelabro centrale che è stata ritrovata in fondo all'acqua resa torbida dai cartoni e dalle bottiglie di birra. Danni per migliaia di euro anche per le decine di motorini scaraventati a terra dagli ultrà nelle vie adiacenti. Anche in piazza di Spagna, come a Campo de' Fiori, tutti i negozi che si affacciano sulla zona hanno dovuto chiudere per paura di essere saccheggiati dai vandali olandesi, mentre momenti di tensione si sono registrati anche in via delle Milizie, dove alcuni olandesi hanno preso di mira le auto in sosta. Rimane da capire come sia possibile che gli agenti delle forze dell'ordine, schierati a protezione della scalinata di Trinità dei Monti, non siano intervenuti anche per difendere la celebre fontana storica.


Decine di autobus danneggiati - Per evitare scontri nel tragitto verso lo Stadio Olimpico, le autorità italiane e olandesi hanno concordato la raccolta dei tifosi in piazza delle Canestre, al centro di Villa Borghese, trasportandoli tutti ai cancelli dell'impianto romano sui mezzi messi a disposizione dall'Atac, l'azienda di trasporti della capitale. I problemi sono iniziati a sorgere quando, verso le 15, migliaia di tifosi, molti dei quali anche senza biglietto, hanno asserragliato la piazza, circondati dalla Polizia, e hanno preso d'assalto i 26 autobus dell'Atac, devastandoli con bottiglie e spranghe, rompendo sedili, vetri e perfino il tettuccio di emergenza posto sulla sommità, lanciato in alcuni casi sulle teste delle forze dell'ordine, come accaduto in diretta televisiva intorno alle 17. In totale, 15 autobus su 26 sono gravemente danneggiati e sono stati riportati in deposito, risultando inutilizzabili per il servizio di trasporto pubblico.

Le reazioni, ovviamente, non sono tardate ad arrivare: il sindaco Marino chiede "giustizia" per lo scempio e le devastazioni subite in tutta la città, mentre un risarcimento dei danni sarà chiesto, come sottolineato dal primo cittadino, all'Ambasciata d'Olanda. E proprio l'addetto stampa di quest'ultima ha raccontato ai microfoni di Radio Roma Capitale: "La stragrande maggioranza dei tifosi arrivati a Roma sono tranquilli, purtroppo ce ne sono alcuni che hanno il Daspo nei Paesi Bassi. In questi casi però, se questi tifosi violenti partono con mezzi privati, il controllo preventivo diventa molto complicato". Ecco svelato quindi il motivo dei continui disordini a livello internazionale dei tifosi del Feyenoord: anche se colpiti da Daspo in patria, questi delinquenti hanno raggiunto comunque Roma con i mezzi propri, fuori quindi da ogni circuito controllabile. E, nonostante fossero senza biglietto, molti di loro sono stati fatti entrate allo stadio per evitare altri incidenti. Il Dipartimento di pubblica sicurezza ha scambiato negli ultimi due mesi 15 note informative con quella olandese, ma di questa possibile invasione di barbari senza tagliando non ce n'era alcuna traccia. 



Marino, in contatto con il ministro dell'Interno, sta cercando di capire se ci sono stati dei flop nella sicurezza. Ma ai nostri occhi sembrano essercene, e anche parecchi. Le responsabilità della Questura e della Prefettura di Roma sono evidenti: possibile che nessuno, nei palazzi romani, abbia fiutato il pericolo per dei tifosi che già aveva provocato l'esclusione dalle competizioni europee della loro squadra nel gennaio 2006, dopo i gravi incidenti di Nancy, e disordini anche in questa edizione dell'Europa League a Rijeka?

Troppi pochi poliziotti schierati a protezione dei luoghi di assembramenti dei tifosi per poter tenere a bada i circa 6.000 supporter arrivati da Rotterdam. Ma non solo: dalle 20 di mercoledì alle 24 di giovedì nei municipi I, II e XV (zona centro storico e Stadio Olimpico) era scattata l'ordinanza di divieto di vendita e di somministrazione di alcolici da parte dei bar, emanata mercoledì sera dal prefetto Pecoraro, anche se Confesercenti protesta per la frettolosa comunicazione ai negozianti: "Molti operatori non ne sapevano nulla." Nel centro, però, i tifosi olandesi hanno bevuto fiumi di birra, approfittando dei molti venditori abusivi che hanno fatto fortuna a svendere la merce agli hooligans e facendo scorte nei supermercati del centro. Anche in questo caso, nessun controllo da parte delle forze dell'ordine.

La devastazione di piazza di Spagna era già stata annunciata in mattinata su Twitter, dove gli hooligans olandesi si davano appuntamento sotto Trinità dei Monti, in pieno centro storico per il pomeriggio, anziché a Villa Borghese. Nessuno ha controllato i social network per proteggere la piazza?

Un'ultima falla nel sistema di sicurezza arriva da Villa Borghese, dove le tantissime famiglie olandesi arrivate nella capitale (la grande maggioranza dei tifosi arrivati) si sono trovate obbligate a recarsi allo stadio sugli stessi autobus devastati dagli hooligans. 

Eric Gudde, direttore generale del Feyenoord, si è dissociato completamente da quanto accaduto a Roma, ma le sue dichiarazione fanno già discutere: "Noi siamo responsabili diretti per i tifosi che sono sugli spalti, che sono registrati presso il club e si sono ben comportati allo stadio. Gli ufficiali della UEFA giudicano ciò che succede in campo e allo stadio, e tutti hanno potuto vedere che non ci sono stati problemi. Semmai la Roma rischia sanzioni per i razzi." La patata bollente bassa quindi alla UEFA, che probabilmente non punirà quanto avvenuto in città, in quanto lontano dallo stadio, dove invece rischia una multa la squadra di Garcia. E qui si rasenterebbe l'assurdo. La priorità è dunque quella di rivedere il concetto di "responsabilità oggettiva" della UEFA, che, nel campo facesse disputare le prossime partite al De Kuip a porte chiuse o vietasse le trasferte dei Rotterdammers, farebbe giustizia solo a metà, punendo anche le migliaia di tifosi olandesi pacifici. Anche se al momento rimane l'unico provvedimento utilizzabile.



(Fonte foto: account Twitter @repubblicait, @la_stampa, @ROBZIK)

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Thursday 19 February 2015

Europa League: il Feyenoord pareggia all'Olimpico con Kazim-Richards, lo Zenit passa ad Eindhoven, mentre Milik regala la vittoria all'Ajax


Dopo l'uscita di scena dell'Ajax dalla Champions League e il passaggio del turno per PSV e Feyenoord, le tre squadre olandesi si ritrovano nei sedicesimi di Europa League. Segui con noi l'andata di queste tre partite: aggiorna costantemente questa pagina!

Roma - Feyenoord 1-1

Precedenti tra le due squadre: nessuno.

Ecco le formazioni ufficiali dallo Stadio Olimpico:



Roma (4-3-3): Skorupski; Yanga-Mbiwa, Holebas, Torosidis, Manolas; Nainggolan, Pjanic, De Rossi; Totti, Gervinho, Verde. All. Garcia.
Feyenoord (4-3-3): Vermeer; Wilkshire, Boulahrouz, Kongolo, Nelom; El Ahmadi, Immers, Clasie; Toornstra, Kazim-Richards, Vilhena. All. Rutten.


Arbitro: Ovidiu Haţegan (Romania).

1' - Fischio d'inizio del match!
17' - Ammonizione per Wilkshire, che stende Gervinho in ripartenza.
22' - GOL! Verde innesca Torosidis, il greco mette in mezzo per Gervinho porta in vantaggio i giallorossi, trafiggendo Vermeer con un colpo di tacco: Feyenoord sotto per 1-0.
30' - Cambio per il Feyenoord: esce l'infortunato (e già ammonito) Wilkshire ed entra Karsdorp.
55' - GOL! Kazim-Richards pareggia i conto: è 1-1!
56' - Ammonito Immers.
65' - Doppio cambio nella Roma: Doumbia e Keita subentrano a Totti e De Rossi.
72' - Ammoniti Holebas e, per proteste, Keita.
75' - Nella Roma esce Verde ed entra Florenzi.
82' - Giallo anche per Clasie.
86' - Ammonito anche Yanga-Mbiwa per un durissimo fallo su Kazim-Richards.
93' - Triplice fischio: l'incontro finisce tra i fischi dei tifosi di casa. Ce la farà il Feyenoord nel ritorno del De Kuip?


PSV Eindhoven - Zenit San Pietroburgo 0-1

Precedenti tra le due squadre: nessuno.

Ecco le formazioni ufficiali dal Philips Stadion:


PSV (4-3-3): Zoet; Arias, Bruma, Isimat, Willems; Wijnaldum, Guardado, Hiljemark; Narsingh, De Jong, Depay. All. Cocu.
Zenit (4-4-2): Lodygin; Criscito, Luis Neto, Smolnikov, Garay; Shatov, Garcia, Witsel, Danny; Hulk, Rondó. All. Villas-Boas.



Arbitro: Paolo Tagliavento (Italia).

1' - Fischio d'inizio del match!
32' - Smolnikov è il primo ammonito del match alla mezz'ora per un fallo a centrocampo su Willems.
63' - GOL! Hulk supera Zoet con un mancino da centro area che si infila sotto la traversa.
64' - Doppia sostituzione nel PSV: escono Narsingh e Arias, entrano Locadia e Brenet.
76' - Cambio anche nello Zenit: Ryazantsev sostituisce Rondon.
83' - Giallo per Ryazantsev per un brutto fallo su Depay.
84' - Ammoniti Garay e Depay per una zuffa dopo il fallo precedente.
85' - Nel PSV, Maher entra per Hiljemark.
86' - Nello Zenit, Tymoshchuk entra per Witsel.
90' - Ammonito anche Danny.
92' - Ultimo cambio nei russi: Arshavin entra per Hulk, che per ora decide la sfida.
95' - Triplice fischio: l'incontro finisce sull'1-0 per lo Zenit. Mission impossible per il PSV in terra russa fra sette giorni?


Ajax - Legia Varsavia 1-0

Precedenti tra le due squadre: nessuno.

Ecco le formazioni ufficiali:


Ajax (4-3-3): Cillessen; Van Rhijn, Van der Hoorn, Viergever, Boilesen; Bazoer, Serero, Klaassen; El Ghazi, Milik, Kishna

Legia Varsavia (4-3-3): Kuciak; Broz, Rzezniczak, Junior, Guilherme; Vrdoljak, Jodlowiec, Maslowski; Zyro, Sà, Kucharczyk


Arbitro: Jonas Eriksson (Svezia)

1' Fischio di inizio.
34' Goal dell'Ajax! Milik porta in vantaggio gli olandesi con un bel tiro di sinistro. Assist di Kishna
36' Ammonito Jodlowiec
45' Ammonito Bazoer
72' Primo cambio per l'Ajax. Frank de Boer manda in campo Riedewald al posto di Serero.
74' Seconda sostituzione per i padroni di casa. Dentro Schone, fuori Kishna.
82' Terzo ed ultimo cambio per l'Ajax. Esce Klaassen ed al suo posto Sinkgraven.

91' Ammonito Vrdoljak
93' L'arbitro Eriksson pone fine alle ostilità. L'Ajax vince di misura e volerà in Polonia con un leggero margine di vantaggio che la rende favorita per il passaggio del turno.

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Wednesday 18 February 2015

PSV-Zenit, ecco le probabili formazioni: in difesa fuori Rekik, giocherà Bruma


È stato diramato l’elenco dei convocati dall'allenatore del PSV Philip Cocu per la sfida di andata dei sedicesimi di finale di Europa League tra i Boeren e i russi dello Zenit San Pietroburgo, che dovranno fare a meno del portiere Malafeev e dell’attaccante Kerzhakov, mentre Villas-Boas avrà regolarmente a disposizione il difensore Garay e dovrebbe schierare Rondon unica punta davanti al centrocampo formato da Hulk, Danny e Witsel.

Nel PSV i dubbi maggiori arrivano dalla difesa, orfana di Rekik (infortunatosi al bicipite femorale durante AZ-PSV di venerdì sera), dove la coppia di centrali dovrebbe essere formata dal francese Isimat-Mirin e da Bruma, alle prese con i postumi di un problema all'inguine, ma titolare negli schemi del tecnico dei biancorossi, come dichiarato in conferenza stampa ("Bruma può giocare"). Se non ce la dovesse fare, è pronto Hendrix. Centrocampo e attacco non dovrebbero variare dalle ultime prestazioni (Guardado, Maher, Wijnaldum; Narsingh, de Jong, Depay).

Ecco le probabili formazioni delle due squadre:

PSV (4-3-3): Zoet; Arias, Bruma, Isimat-Mirin, Willems; Maher, Guardado, Wijnaldum; Narsingh, de Jong, Depay. All. Cocu.

Zenit (4-2-3-1): Lodygin; Smolnikov, Garay, Lombaerts, Criscito; Faizulin, Garcia; Hulk, Danny, Witsel; Rondon. All. Villas-Boas.

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Gli stadi del calcio olandese: il De Grolsch Veste


La storia del De Grolsch Veste inizia nel lontano 1997, quando si pensò di sostituire il vecchio Stadion Het Diekman, situato nella parte meridionale di Enschede e con una capacità limitata a 13.500 posti, con un nuovo impianto, in grado di soddisfare le crescenti ambizioni del club. La posa della prima pietra avvenne il 31 gennaio 1997 in un terreno situato da tutt’altra parte, ovvero nella parte nord-ovest di Enschede, in direzione della cittadina di Hengelo e in una posizione strategica, in quanto di fianco alla linea ferroviaria. 

Il nuovo Arke Stadion (dal nome dello sponsor di allora dei Tukkers, l’omonima compagnia aerea charter olandese) fu inaugurato ufficialmente il 10 maggio 1998 con la partita vinta dal Twente per 3-0 sul PSV. Il costo totale fu stimato attorno ai 33 milioni di fiorini olandesi (circa 50 milioni di euro) e l’impianto, a causa del limitato budget allora a disposizione, fu ostruito in modo tale che potesse essere ampliato qualora si volesse in futuro senza la necessità di abbattere intere tribune.

Fin dalle prime stagioni lo stadio, che poteva contenere al massimo 14.000 spettatori, registrava sempre il tutto esaurito. La sempre maggiore popolarità del club, che nel 2001 trionfò in Coppa d’Olanda con un esodo straordinario di ben 35.000 tifosi da Enschede al De Kuip di Rotterdam nella finale del 24 maggio 2001, diede avvio a un progetto di espansione, che venne realizzato tra gennaio e settembre del 2008, giusto in tempo per la stagione 2008-09, quando la capienza venne aumentata a 24.000 posti, grazie all'aggiunta del secondo anello a metà dello stadio (solo nella tribuna centrale e nel settore del tifo più caldo, la Vak-P).

Il De Grolsch Veste prima e dopo l'ultimo ampliamento del 2011.
Nel maggio 2008, l’Arke Stadion fu ribattezzato De Grolsch Veste, dal nome dello sponsor (la nota fabbrica di birra olandese Grolsch, fondata nel 1615 a Groenlo) e il nome “Veste” (in olandese “fortezza”, riferito alla stessa Groenlo, antica città fortificata, e patria della birra Grolsch, ora trasferita a Enschede). Visti i successi del Twente, campione d’Olanda per la prima volta nella sua storia nel 2010, si decise per un nuovo ampliamento, questa volta costruendo il secondo anello nella tribuna alla destra di quella centrale, lasciando a un solo anello quella di fronte. 


I lavori dovevano essere completati entro l’estate del 2011, ma un incidente mortale avvenuto il 7 luglio 2011 ne ritardò la fine: quel giorno, mentre una decina di operai era al lavoro, il tetto del secondo anello appena costruito crollò improvvisamente, uccidendo 2 operai (uno sul colpo, l’altro il giorno seguente in ospedale) e ferendone altri 14. Dopo l’indagine della Magistratura durata un mese, i lavori vennero ultimati e il nuovo De Grolsch Veste, dalla capienza di 30.205 spettatori, venne inaugurato il 29 ottobre 2011 con la partita di campionato tra Twente e PSV, terminata sul 2-2. Altri progetti di completare il secondo anello e portare la capacità dello stadio a 44.000 posti sono stati, per il momento, accantonati, anche dopo la mancata assegnazione a Olanda e Belgio dei Mondiali 2018.

Club: FC Twente
Inaugurazione: 10 maggio 1998
Capacità: 30.205 spettatori



(Fonte foto: http://www.nrc.nlhttp://www.twenteinsite.nlhttp://www.foxsports.com.au)

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Ajax, Frank de Boer convoca 19 uomini per la sfida con il Legia Varsavia


Alla vigilia dell'andata dei sedicesimi di finale di Europa League, Frank de Boer ha diramato le convocazioni per la sfida contro i polacchi del Legia Varsavia. Ritornano disponibili Andersen, Serero, Boer, Van Rhijn e Klaassen, mentre resta fuori Veltman, infortunatosi nei primi minuti di gioco contro il Twente.
Complice l'assenza anche dell'islandese Sigthòrsson, De Boer ha chiamato anche Zivkovic, miglior cannoniere stagionale tra le fila degli ajacied grazie alle reti messe a segno con lo Jong Ajax in Eerstedivisie.

Di seguito, i convocati per Ajax-Legia Varsavia:
Portieri: Jasper Cillessen, Diederik Boer
Difensori: Ricardo van Rhijn, Niklas Moisander, Nicolai Boilesen, Mike van der Hoorn, Jairo Riedewald, Kenny Tete
Centrocampisti: Daley Sinkgraven, Davy Klaassen, Lucas Andersen, Lasse Schöne, Thulani Serero, Nick Viergever, Riechedly Bazoer
Attaccanti: Ricardo Kishna, Arek Milik, Anwar El Ghazi, Richairo Zivkovic




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Feyenoord, ecco i convocati per la sfida di Europa League contro la Roma


In attesa del probante impegno europeo, Fred Rutten ha convocato 22 giocatori per la sfida di giovedì contro la Roma.
All'Olimpico mancherà di sicuro Sven van Beek, infortunatosi al ginocchio. Al suo posto, convocato il giovane Dammers, ennesimo prospetto del calcio oranje destinato a mettersi in luce nei prossimi mesi.

Quella tra i giallorossi ed i rotterdammers è la prima sfida ufficiale, visto che precedentemente, nel (nel 1939 e nel 1983), le due squadre si sono incontrate per gare amichevoli.

Di seguito, i calciatori convocati per Roma-Feyenoord.

Portieri: Kenneth Vermeer, Erwin Mulder, Ronald Graafland.

Difensori: Luke Wilkshire, Joris Mathijsen, Terence Kongolo, Miquel Nelom, Khalid Boulahrouz, Lucas Woudenberg, Rick Karsdorp, Wessel Dammers.

Centrocampisti: Jordy Clasie, Karim El Ahmadi, Lex Immers, Tonny Vilhena, Jens Toornstra.


Attaccanti: Jean-Paul Boëtius, Bilal Basaçikoglu, Colin Kazim-Richards, Mitchell Te Vrede, Anass Achahbar, Elvis Manu.  


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Tuesday 17 February 2015

Eerste Divisie: lo Jong Ajax blocca il Roda JC sul pari, il NEC Nijmegen vince e prende il volo


Nella 25.a giornata di Eerste Divisie il Roda JC si fa bloccare sul pareggio dallo Jong Ajax, trascinato dalla doppietta di Zivkovic (in svantaggio di tre gol, la squadra di Kerkrade ha rimontato fino al 3-3), mentre il NEC Nijmegen ha vinto ancora (3-2 sul campo dell'Emmen, che ha tentato di giungere al pari dopo lo 0-3 fino al 75') e si è portata a +14 in classifica (65 punti contro 51 punti).

Nelle altre partite, lo Jong PSV ha espugnato per 2-0 il campo dello Sparta Rotterdam, vincono per 3-1 Jong Twente sul Telstar, l'Eindhoven sul Fortuna Sittard e il De Graafschap sul MVV. Vittorie anche per Volendam e VVV-Venlo, mentre finisce 2-2 la sfida tra Oss e Achilles '29. Grande prova di Mols del Den Bosch, che ha trascinato la sua squadra con una tripletta alla vittoria per 5-1 in casa dell'Helmond Sport.

Classifica

Risultati 25.a giornata


(Fonte foto: www.voetbalzone.nl)

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Monday 16 February 2015

I talenti del calcio olandese: Ryan Hiwat, l'esterno che ha incantato al Torneo di Viareggio


Ryan Hiwat è tra i prodotti migliori che l'accademia giovanile del PSV Eindhoven ha sfornato negli ultimi anni. Ala destra, alto 182 centimetri, parliamo di un calciatore che pronto a fare il proprio esordio in prima squadra. Chi tiene d'occhio i giovani calciatori olandesi, non si sarà fatto sfuggire questo ragazzone classe 1996, che si distingueva per i lunghi dread-lock, tagliati di recente.
Tra gli uomini di punta dell'Under 19 di Pascal Jansen, Hiwat è un esterno d'attacco che può giocare esterno nel 4-3-3 o arretrare il suo raggio d'azione in un 4-2-3-1 un pò meno olandese.

In Italia lo abbiamo potuto vedere all'opera nelle ultime due edizioni della Viareggio Cup: per lui tre goal in altrettante partite nel 2014, confermando il suo fiuto del goal anche nell'edizione 2015, conclusasi al primo turno della fase eliminatoria dopo aver segnato altri 3 goal (doppietta al Milan ed un goal agli australiani del Leichhardt) nel corso delle partite del girone A.


Destro naturale, questo esterno d'attacco è abilissimo nel puntare il diretto avversario ed accentrarsi sul suo piede per poi calciare in rete. A soli 18 anni, il talento cresciuto nello Sparta Rotterdam è dotato di una particolare fisicità che gli consente di resistere ai contrasti e, grazie anche alla propria velocità, prevalere sull'avversario. Predilige la fascia destra, ma sa destreggiarsi anche sull'out opposto. Letale in contropiede, c'è da capire ancora quali potrebbero essere i suoi margini di crescita in fase difensiva.

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Feyenoord, Rutten non rinnova. Pronto il duo Van Bronckhorst-Van Gastel per la panchina


E' guerra fredda, al momento, tra il Feyenoord ed il suo allenatore. Sono passati 3 mesi (88 giorni, per la precisione) da quando Martin van Geel ha proposto a Fred Rutten, allenatore dei Rotterdammers, di confermare la propria permanenza al De Kuip.


Alla base dell'incertezza circa il rinnovo del contratto, a quanto pare, ci sarebbero alcuni dissapori tra l'allenatore ed i suoi assistenti, Giovanni van Bronckhorst e Jean Paul van Gastel, ritenuti intoccabili dalla dirigenza in quanto icone del club di Rotterdam.
Il silenzio di Rutten, quindi, lascia spazio ai rumors di mercato. Nelle ultime ore, infatti, stanno circolando con sempre maggiore insistenza le voci di un suo ritorno ad Enschede dove, nell'ambito di un restyling della dirigenza del Twente, gli sarebbe stato offerto un ruolo di direttore tecnico dei Tukkers.

L'incertezza che gravita intorno alla squadra, intanto, rischia di innervosire una piazza esigente come quella di Rotterdam: dopo la seconda sconfitta in tre gare di campionato, alcune voci importanti hanno chiesto chiarezza all'allenatore. A scomodarsi è stato addirittura Van Hanegem, leggenda dei Rotterdammers, che nel criticare le ultime scelte di Rutten, ha chiesto al cinquantatreenne allenatore di rivelare le proprie intenzioni per restituire fiducia alla squadra.

Così in pole position, per il ruolo di allentore nella prossima stagione, si stanziano Van Bronckhorst e Van Gastel, uomini vicini a Koeman e con cui l'attuale tecnico alla guida del Feyenoord, sotto sotto, non è mai andato troppo d'accordo.
L'asse anti-Rutten, alla vigilia della sfida contro la Roma, valida per l'andata dei sedicesimi di finale di Europa League, si rinsalda sempre di più, mentre il clima a Rotterdam resta sicuramente poco disteso.



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Sunday 15 February 2015

Doppio Kishna e l'Ajax vince contro il Twente. Festa del goal tra Lancieri e Tukkers


Vincendo contro il Twente, l'Ajax getta acqua sul fuoco delle critiche ed ottiene la seconda vittoria consecutiva in un campionato destinato ad essere vinto dal PSV Eindhoven, macchina da goal che macina punti ad un ritmo incessante.
Orfano di Van Rhijn ma contento per aver ritrovato Joel Veltman, Frank de Boer promuove Kenny Tete sull'out destro di una difesa completata da Moisander e Viergever. In mediana ancora spazio al giovane Bazoer, che rientrando tra i marcatori, diventa a 18 anni, 5 mesi e 5 giorni, il terzo calciatore più giovane a segnare in questa Eredivisie (prima di lui solo Zivkovic ed Ould-Chick).
Schreuder, dal canto suo, per sopperire all'assenza di Martina, chiama in causa Hidde ter Avest, difensore classe 1997 alla seconda da titolare in campionato. Per il resto, in avanti tutto gira intorno a Castaignos, con il duo delle meraviglie composto da Corona e Ziyech (10, tra goal ed assist, ciascuno) a rendersi pericolosi dalle parti di Cillessen.

Non a caso, il primo brivido lo regala proprio il talentuoso messicano, che al 6' porta in vantaggio i suoi, lasciando presagire ai tifosi dell'Ajax una nuova serata horror dopo il disastro di Arnhem, la sconfitta casalinga in casa contro l'AZ e la partita vinta per puro caso a Deventer.
Fortunatamente per loro, però, nel giro di pochi minuti i padroni di casa trovano prima il pareggio e poi il vantaggio, spezzando un record che il Twente manteneva dal 2003. Erano 12 anni, infatti, che i rossi di Enschede non concedevano due goal nel primo quarto d'ora di una gara di Ereivisie.
In rete vanno Viergever e Bazoer, due che non hanno tra le proprie competenze principali quella di far goal. Ma quello dell'assenza di una punta di riferimento da 20 goal a stagione sembra diventare uno dei problemi irrisolvibili dell'Ajax. Lanciando dal primo minuto Lasse Schone nella posizione di falso nueve, con El Ghazi e Kishna sugli esterni, Frank de Boer palesa qualche problema con Milik, relegato ingiustamente in panchina.
L'ingresso del polacco, come si vedrà, coincide con i migliori 20' della squadra biancorossa nell'ultimo mese. Semplice casualità?

Dopo essere andati al riposo in vantaggio per 2 a 1, ma con la tegola riguardante Veltman, costretto ad uscire al 26' (al suo posto Mike van der Hoorn) per il riacutizzarsi dell'infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo a gennaio, l'Ajax viene nuovamente raggiunto dal Twente al 50'. A segnare il pareggio è uno degli uomini più attesi tra le fila dei Tukkers: Hakim Ziyech, osservato speciale dagli scout della Juventus presenti sulle tribune dell'Amsterdam ArenA.
A rubare la scena nel finale, però, è Ricardo Kishna, che con la sua doppietta fa esplodere le tribune dell'ArenA e mette al sicuro il secondo posto dell'Ajax, dodici lunghezze dietro i leader della classifica.
L'esterno ajacide entra nei libri dei record anche per aver siglato il goal numero 5000 della storia dell'Ajax in Eredivisie: una storia iniziata nel 1956, quando Loek den Edel segnò la prima rete del club di Amsterdam nel campionato olandese per come lo conosciamo oggi.

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Saturday 14 February 2015

Luuk de Jong è il re di Alkmaar: il PSV subisce la rimonta dell'AZ e poi prende il largo con la sua tripletta



Tilburg, Amsterdam, Utrecht, Almelo, Dordrecht, Arnhem, Leeuwarden, Breda e, da ieri sera, anche Alkmaar. Si allunga l’elenco delle città espugnate con pieno successo dal PSV Eindhoven, che supera anche l’AZ Alkmaar di Van der Brom e viaggia a vele spiegate verso la conquista del 22° titolo nazionale.

Partenza-lampo del PSV, che vuole chiudere la pratica il prima possibile: al 3’ Wijnaldum si invola quasi indisturbato verso la porta di Alvarado e lascia partire un potente destro che viene respinto in qualche modo dai guantoni dell’estremo difensore dei Cheese Farmers, che nulla può sulla ribattuta di Luuk de Jong che si infila nell'angolino alto, mandando subito in vantaggio i Boeren. L’AZ va in bambola e il PSV raddoppia con un preciso colpo di testa ancora dell’ex attaccante del Borussia Mönchengladbach che toglie le ragnatele sotto la traversa sul traversone da corner di Willems: grave in questo caso l’errore della difesa di casa, che non riesce a opporsi in modo efficace allo strapotere offensivo degli uomini di Cocu. Dopo 8’ il PSV si ritrova già avanti di due gol, cosa che non accadeva in una partita in trasferta di Eredivisie dal febbraio 2006, quando vinse per 2-1 proprio all’AFAS Stadion contro l’AZ.

Al 40’ gli attaccanti di casa prendono in velocità la difesa ospite e accorciano le distanze, con Henriksen che supera Zoet per il gol dell’1-2, andando a segno per la quarta volta nelle ultime 4 partite di campionato disputate. A inizio ripresa l’AZ pareggia sorprendentemente i conti: Muhren raccoglie un prezioso cross rasoterra di Berghuis e anticipa Bruma. Pallone tra palo e portiere e rimonta attuata alla perfezione.

La prova di forza del PSV, che più volte negli anni scorsi si era sciolto come neve al sole nelle partite più ostiche, si è complicata dopo il pari che ha fatto scoppiare di gioia l’impianto di Alkmaar. I Boeren, però, non si perdono d’animo e nel giro di due minuti chiudono la partita: al 58’ Wijnaldum sbuca oltre la statica linea difensiva della squadra di Van der Brom e devia con un piatto destro un traversone dell’incontenibile Willems, mentre al 60’ ancora Luuk de Jong sigla la tripletta personale con un destro al volo che non lascia scampo ad Alvarado, costretto a raccogliere per la quarta volta il pallone in fondo al sacco.

In attesa di conoscere la risposta dell’Ajax (ora a -15, impegnata domani in casa contro il Twente), il PSV si può concentrare alla doppia sfida di Europa League, dove, nei sedicesimi di finale, se la giocheranno contro i russi dello Zenit San Pietroburgo, a partire dall'andata di giovedì prossimo (ore 19 a Eindhoven). 

Ecco gli highlights del match:


(Fonte foto: http://www.telegraaf.nl) 

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Tuesday 10 February 2015

Eerste Divisie: doppia sconfitta per l'Eindhoven, il NEC rimane a +12 e viaggia spedito verso l'Eredivisie



La quattro giorni di Eerste Divisie con la 23.a e la 24.a giornata di campionato, nonostante la grande quantità di gol e spettacolo, ha cambiato poco o nulla nella parte alta della classifica della seconda divisione olandese.

Nella serata di venerdì il NEC Nijmegen, sempre più spedito verso l'immediata promozione in Eredivisie, ha espugnato con un netto 3-0 il campo del Fortuna Sittard con i gol di Santos, Limbombe e Jahanbakhsh, mentre nella partita più attesa del turno il Roda JC si è ripreso a gran voce il secondo posto, batte per 2-0 l'Eindhoven al Jan Louwers Stadion grazie alle reti di Paulissen e Biemans. Sugli altri campi, pirotecnica partita tra Volendam e Jong Ajax: gli ospiti, avanti nella prima mezz'ora per 2-0 con la doppietta di Muric, si fanno rimontare dai padroni di casa, che conducono per 3-2, prima che un rigore trasformato da Zivkovic portasse il risultato sul 3-3 alla fine del primo tempo; al 87' un gol di Warmerdam ha risolto l'incontro in favore dello Jong Ajax. 

Nelle partite di lunedì sera, crolla per la seconda volta consecutiva l'Eindhoven, che si fa rimontare il gol iniziale di Deschilder dall'Almere City, che vince 2-1 con le reti di Keller e Receveur. Tre i pokerissimi da registrare in questo turno: oltre al 5-2 inflitto dalla capolista NEC allo Jong PSV (da sottolineare la tripletta di Ars), ci sono state quelle del De Graafschap in casa dell'RKC Waalwijk (0-5) e quella dello Sparta Rotterdam in casa dell'Helmond Sport (sempre 0-5). Il match tra De Graafschap e VVV-Venlo è stata rinviata al 17 febbraio 2015 alle ore 20.

In classifica il NEC è primo (62 punti) con 12 punti di vantaggio sul Roda JC secondo (50 punti), che ha battuto 3-2 il Volendam, l'Eindhoven è terzo (47 punti), mentre segue il terzetto composto da Volendam, Emmen e Sparta Rotterdam (43 punti).

Risultati 23.a giornata e 24.a giornata

Classifica


(Fonte foto: http://www.voetbalzone.nl)

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Sunday 8 February 2015

Depay abbatte l'Utrecht e avvicina il PSV al 22° titolo


Ancora una vittoria per il PSV Eindhoven di Cocu, che vince 3-1 contro l’Utrecht e raccoglie la nona vittoria consecutiva in Eredivisie, proseguendo la marcia verso il 22° titolo nazionale, che manca a Eindhoven dalla stagione 2007-08. I Boeren, forti dei 12 punti di vantaggio sui rivali dell’Ajax, ora hanno il destino nelle proprie mani e potranno gestire al meglio la rosea situazione che si è formata a causa dei due scivoloni dei Lancieri contro Vitesse e AZ Alkmaar

Proprio i Cheese Farmers saranno i prossimi avversari dei biancorossi, che scenderanno in campo venerdì prossimo alle 20 all’AFAS Stadion, data scelta dalla KNVB per poter preparare la meglio la delicata partita di andata dei sedicesimi di Europa League in casa contro i russi dello Zenit San Pietroburgo(giovedì 19 febbraio alle 19), che potrebbe dare una svolta alla stagione in ambito europeo del PSV.

Per l’Utrecht, invece, arriva la quarta sconfitta nelle ultime 5 gare di campionato: nonostante i 7 punti di vantaggio sulla zona Nacompetitie, i tifosi non sono certamente contenti dell’andamento della loro squadra e faranno di tutto per spingerla alla vittoria nelle prossime partite, già a partire con quella della settimana prossima in casa contro il fanalino di coda Dordrecht.

Il grande protagonista del match è Depay, che con questi due gol sale a quota 15 nella classifica marcatori, staccando Uth, fermo a 13 reti. Il primo tempo, che si chiude sullo 0-0, vede i padroni di casa sfiorare il vantaggio al 18’ con una punizione dai 23 metri pennellata da Depay che sfiora la traversa di Ruiter, mentre cinque minuti più tardi lo stesso numero 7 dei Boeren prova un pallonetto su contropiede dal limite dell’area che finisce sul fondo di pochissimo. A inizio ripresa la squadra di Cocu sblocca il risultato con un tap-in da due passi di Narsingh, che segue il cross dalla sinistra di Depay deviato da De Jong e insacca il vantaggio a porta vuota, dopo l’uscita tutt’altro che sicura di Ruiter. Passano quattro minuti e il PSV trova il raddoppio, con una discesa micidiale dalla trequarti di Depay, che salta Leeuwin come fosse un birillo e supera Ruiter per il 2-0.

L’Utrecht cerca la reazione, ma è ancora il PSV ad affacciarsi verso la porta avversaria, con Depay che coglie in pieno il palo con una bellissima conclusione mancina. Al 69’ Ayoub accorcia le distanze per gli ospiti, freddando Zoet con un tiro a pallonetto sopra la traversa su assist di Haller, subentrato a Rubin giusto due minuti prima. Al 91’ una punizione dell’eterno Depay si infila in mezzo alla barriera mal disposta e trafigge per la terza volta Ruiter, chiudendo la partita sul 3-1 per il PSV, che mantiene, così, il vantaggio di 12 lunghezze sull’Ajax. Ecco gli highlights della partita:



(Fonte foto: http://www.nusport.nl)

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