Thursday 30 October 2014

Eerste Divisie, 11.a giornata - NEC e Roda JC non perdono un colpo. L'Eindhoven rifila un pokerissimo al Telstar, Brouwers trascina il MVV Maastricht con una tripletta.


Nessuna sorpresa in testa alla classifica dell'Eerste Divisie dopo l'11.a giornata di campionato: NEC Nijmegen e Roda JC continuano a vincere, la prima per 3-1 sull'Oss (gol di Van Veen, Santos, Jahanbakhsh e Ars) e rimane in vetta a quota 30 punti, a +2 sulla seconda, che rifila un netto 3-0 allo Sparta Rotterdam (reti di Biemans, Hocher e Demouge). Appena più indietro inseguono anche il Volendam, che batte 2-1 il De Graafschap (gol di Veerman, Brands e Van Ewijk) e l'Eindhoven, che cala un pokerissimo al Telstar (gol di Sleegers, Van den Hurk, Gunst, Van den Boomen e Boere).

Zivkovic e Bergwijn hanno deciso il match tra Jong Ajax e Jong PSV, mentre ricche di gol sono state le sfide tra Almere City e Helmond Sport e tra MVV Maastricht e Achilles '29, terminate entrambe 3-2 per i padroni di casa (doppietta di Janssen e reti di Elbers, Tuyp e De Kogel per la prima partita, tripletta di Brouwers e gol di Worm e Van Steen nella seconda). Nelle altre sfide di giornata, l'Emmen travolge 3-0 lo Jong Twente con gol di Peters, Bergkamp e Deul, il Den Bosch vince di misura contro il Fortuna Sittard (gol di Belterman), mentre finisce 0-0 la partita tra VVV-Venlo e RKC Waalwijk


(Fonte foto: http://www.voetbalzone.nl)

Classifica

Risultati 11.a giornata

Programma 12.a giornata


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Coppa d'Olanda, i risultati delle gare del 28, 29 e 30 ottobre


La tre giorni di KNVB Beker si apre con la trasferta dell'Ajax in casa dell'Urk, squadra della Hoofdklasse. Impegno facile per gli Ajacied, che con una squadra imbottita di giovani, portano a casa la qualificazione grazie alla doppietta di Milik e le reti di Duarte e Zivkovic, che segna al suo debutto in prima squadra, al pari di Van Basten e Kluivert. Qualificazione col brivido anche per il NAC, che passa ai supplementari dopo essersi fatto recuperare le due reti di vantaggio. Nessun problema per il De Graafschap e l'Heracles, avanti grazie alle quattro reti di Tannane, e per VVV Venlo e Vitesse.
Nelle gare di giovedì 29 ottobre, goleade del Groningen (quattro goal di De Leeuw), del PEC Zwolle e del PSV, mentre il Twente passa solo ai rigori dopo essere stato trattenuto sullo 0 a 0 dai Go Ahead Eagles.

Urk 0-4 Ajax
Fortuna Sittard 2-3 NAC**
De Graafschap 4-1 Deltasport
Heracles 6-2 Emmen
VVV 2-0 Maastricht
Vitesse 2-1 Dordrecht

Omniworld 1 - 5 PSV Eindhoven
Cambuur** 2 - 0 Scheveningen
Flevo Boys 1 - 8 Groningen
GVVV 0 - 5 AZ Alkmaar
Volendam 3 - 0 Sportulst '46
Zwolle 6 - 1 HHC
Go Ahead Eagles 0 - 0 Twente*

De Treffers 1 - 3 NEC WKE 0 - 3 Excelsior
Roda** 4 - 2 Sparta Rotterdam

*Twente qualificato ai rigori
**NAC, Cambuur e Roda qualificate ai supplementari

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Sunday 26 October 2014

Spumeggiante manita del PSV in casa dell'Utrecht: Galgenwaard Stadion espugnato e Boeren a +4 sull'Ajax.


Reduce dal pareggio di giovedì contro il Panathinaikos in Europa League, il PSV liquida in un match senza storia con un netto 5-1 l'Utrecht, espugnando il Galgenwaard Stadion e rimanendo a +4 sull'Ajax, vittoriosa anche lei nella 10.a giornata di Eredivisie, sabato contro il Go Ahead Eagles. Importante il ritorno in campo (e al gol), seppur non dal primo minuto, per capitan Wijnaldum, che è partito dalla panchina. Cocu si è affidato al tridente offensivo formato da Narsingh, De Jong e Depay, con Maher trequartista dietro di loro, che ha avuto vita facile contro la difesa dei padroni di casa, quasi inesistente sui cinque gol subiti dall'Utrecht.

Avanti già al 12' con il gol dell'1-0 siglato da Adam Maher su cross dalla sinistra di Willems (retroguardia di casa completamente immobile), i Boeren hanno disputato 3/4 di gara in superiorità numerica, grazie all'espulsione al 22' per doppia ammonizione di Van der Maarel, che appena 4' prima si era preso il giallo per aver fermato con un fallo un contropiede di Depay e avviato da Zoet: il difensore dell'Utrecht commette fallo in area su De Jong e dal dischetto Memphis Depay spiazza Verhoeven. Tre minuti più tardi Jorrit Hendrix porta il PSV sul 3-0 con un contropiede letale concluso dal difensore classe '95, con la palla che finisce in rete su una prima ribattuta del portiere Verhoeven.

Nella ripresa Ruud Boymans riapre la gara, quando, al 50', devia in porta un cross dalla sinistra di Oar, con la difesa del PSV completamente immobile. Cocu sostituisce Depay e Maher con Jozefzoon e Wijnaldum. I Boeren sfruttano gli enormi errori difensivi dell'Utrecht e dilagano: al 80' un cross di Willems sulla sinistra viene deviato nella sua porta da un colpo di testa involontario di Christian Kum, mentre al 91' Georginio Wijnaldum chiude il match, siglando il gol del 5-1.

(Fonte foto: http://www.nusport.nl)

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L'Ajax supera il Go Ahead Eagles. Niente da fare per le aquile di Deventer



L'Ajax ospita il Go Ahead Eagles nel posticipo serale del sabato di Eredivisie. I lancieri sono chiamati a vincere per non perdere contatto con la vetta e per riscattare una pessima uscita in Champions League contro il Barcellona di Luis Enrique. L'avversario non è dei più semplici, anzi è uscito rinfrancato dall'ultima uscita di Eredivisie, vincendo il derby dell'Overijssel contro gli odiati rivali del PEC Zwolle. De Boer effettua diversi cambi rispetto all'uscita con il Barcellona, lanciando Riedewald dal primo minuto sulla linea dei centrocampisti. La prima frazione di gioco si apre con il vantaggio dei padroni di casa: Milik colpisce il palo da distanza siderale e sulla respinta del legno El-Ghazi è il più lesto a ribadire il pallone in rete. Ajax in vantaggio al 10' del primo tempo grazie all'uomo del momento. La buona fase dei lancieri si riconferma con una pregevole conclusione di Milik deviata in corner da Cummins. Il Go Ahead si vede dalle parti di Cillessen con una traversa fragorosa di Turuc dalla distanza. Gli ospiti trovano il pareggio con Lewis al 28'. La ripartenza delle aquile di Deventer è mortifera e l'esterno dei giallorossi non sbaglia di fronte all'estremo difensore dell'Ajax. I lancieri provano in diverse maniere a riportarsi in vantaggio prima della pausa, ma i tentativi degli uomini di De Boer sono imprecisi e la prima frazione di gioco si chiude con una sorprendente parità. 

Nella ripresa l'Ajax si porta nuovamente davanti con Milik: il centravanti polacco sfrutta al meglio il suggerimento di Van Rhijn ed insacca in rete al 56'. Le ombre si levano dall'Amsterdam ArenA grazie alla marcatura dell'attaccante in prestito dal Bayer Leverkusen. Il Go Ahead Eagles soffre il contraccolpo psicologico e non riesce a creare occasioni pericolose che possano far impensierire Cillessen. La rete che sancisce la vittoria dei padroni di casa la sigla Schone al 74', il danese sfrutta una colossale indecisione della retroguardia ospite. La partita termina sostanzialmente qui e si fissa sul risultato di 3-1 a favore dei lancieri. Gli uomini di De Boer si rifanno parzialmente dalla pessima prestazione a Barcellona e mettono il fiato sul collo al PSV. 

(Fonte foto: http://www.ajax.nl/)

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Il Willem II espugna Almelo: Heracles sempre a picco. ADO Den Haag: vittoria sul Dordrecht nel ricordo di Rueb.


Nove sconfitte in appena dieci partite di campionato, una sola vittoria, quella, a dir poco clamorosa, per 6-1 sul NAC Breda, che costò il posto in panchina a Gudelj lo scorso 4 ottobre: è questo il misero bottino dell’Heracles Almelo, che non è riuscita a far punti nemmeno contro una diretta concorrente per la salvezza come il Willem II, che ha espugnato il Polman Stadion per 3-1.

Tricolores avanti al 21’ con un bel colpo di testa di Wuytens sul lancio perfetto dalla destra di Heerkens, con il numero 29 degli ospiti che beffa Telgenkamp sul secondo palo. Al 57’ raddoppio del Willem II, con un lancio di Heamhouts per Armenteros, che supera il portiere di casa ma non festeggia per rispetto verso la sua ex squadra, dove militò tra il 2009 e il 2013. Al 74’ ancora Armenteros aumenta il vantaggio per gli ospiti, mentre due minuti più tardi Tannane sigla l’inutile gol della bandiera che chiude il match, condannando all’ennesima sconfitta la squadra di Almelo, che ora deve cambiare nettamente rotta per sperare ancora nel treno della salvezza.


Nell’anticipo della 10.a giornata di Eredivisie, il Dordrecht incassa il settimo k.o. dall’inizio dell’Eredivisie (non vince dal 9 agosto) in casa di un volitivo ADO Den Haag, trascinato dalle reti, messe a segno una per tempo, da Kramer e Gehrt, che hanno condannato alla squadra guidata da Brandts al penultimo posto in classifica a quota 5 punti, meglio soltanto dell’Heracles Almelo, fermo a quota 3 punti. All'inizio del match i tifosi di casa hanno ricordato con uno striscione la scomparsa del noto vignettista olandese 59enne Marnix Rueb, morto giovedì per un cancro ai polmoni, autore del celebre personaggio Haagse Harry, rappresentato sulla sinistra dello striscione, insieme al suo autore.

Dopo un’occasione colossale capitata sui piedi di Gosens, con il so tiro ben parato da Hansen, l’ADO prende possesso della gara, sfiorando il vantaggio con un colpo di testa di Zuiverloon, sventato da un attento Kurto. Al 17’ padroni di casa in vantaggio con un lancio della difesa che trova Houtkoop libero sulla destra, serve al centro in area Kramer, che non ha particolari difficoltà a superare Kurto per l’1-0. Sotto la pioggia del Kyocera Stadion, i gialloverdi trovano il raddoppio al 74’ con un Gehrt che si invola verso la porta degli ospiti e supera Kurto in uscita per il 2-0.

(Fonte foto: http://www.nusport.nlhttp://www.telegraaf.nl)

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Friday 24 October 2014

Europa League: l'uscita di Depay spegna la luce nel PSV. Boeren beffati al 87' dal pari del Panathinaikos.


Il PSV di Cocu non riesce a portare a casa la vittoria nella terza giornata della fase a gironi di Europa League, andando a impattare sull'1-1 al Philips Stadion contro i greci del Panathinaikos. Ritorna in campo Depay, dopo l'infortunio che lo ha tenuto fuori dal campi di calcio per settimane, mentre tra i pali c'è Pasveer, con Zoet che si accomoda in panchina. Ancora out, invece, Schaars e capitan Wijnaldum.

Nel primi minuti del primo tempo si fanno vedere i Boeren, con un paio di tiri da fuori di Maher e una traversa colpita su punizione al quarto d'ora da Depay, con il pallone che si alza a campanile e finisce sul fondo. Alla mezz'ora il pubblico di casa invoca a gran voce un rigore per una trattenuta piuttosto palese su De Jong, ma l'arbitro ceco lascia correre. Al 43' il Panathinaikos perde palla in attacco e i padroni di casa riconquistano velocemente palla, lanciando sulla destra De Jong, che si invola e serve al centro Memphis Depay, che brucia sul tempo i difensori greci e, dopo aver aggirato anche il portiere Steele, deposita il pallone in rete per l'1-0 del PSV. Il numero 7 esulta togliendosi la maglia e si prende il cartellino giallo.

Nella ripresa il Panathinaikos si mostra molto più propositivo in attacco e in fase di pressing sui giocatori di casa, palesando le difficoltà di manovra dei Boeren in questa condizione. Willems lancia una cannonata da fuori area, ma Steele è reattivo a deviare il pallone in corner, ma cresce d'intensità la manovra dei greci. Cocu, non accorgendosi del momento di difficoltà, toglie Depay per inserire Jozefzoon e da questo momento si spegne la luce nel PSV, che subisce il pari al 87' di Nikos Karelis, che ribadisce in rete una sponda di Petric nell'area piccola, dopo la respinta miracolosa di Pasveer su un preciso colpo di testa da pochi passi dello stesso Petric.

Bruma, che una decina di minuti prima era stato graziato dal direttore di gara per un presunto fallo in area, al 89' si prende la doppia ammonizione per un'entrataccia con la gamba tesa e alta direttamente sulla testa di Karelis. Il PSV esce tra i fischi dei 20.000 tifosi del Philips Stadion, dopo una gara che andava chiusa nel secondo tempo e invece è stata riaperta allo scadere dalla formazione greca. Ancora niente in chiave qualificazione ai sedicesimi di finale è stato compromesso, ma se è vero che la Dinamo Mosca è oramai scappata a quota 9 punti (+5 sui biancorossi), il PSV dovrà ora capitalizzare al meglio le rimanenti gare, ovvero quelle in casa del Panathinaikos e dell'Estoril e la gara casalinga contro i russi (si spera già passati al prossimo turno) della Dinamo Mosca.

Classifica gruppo E: Dinamo Mosca 9, PSV 4, Estoril 3, Panathinaikos 1.

(Fonte foto: http://www.nusport.nl)

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Wednesday 22 October 2014

Messi e Neymar affondano l'Ajax. Di Anwar El Ghazi l'unico goal biancorosso nel 3 a 1 finale


In una giornata storica per la Champions League, visto che mai si era segnato tanto in una sola tranche di incontri, l'Ajax al Camp Nou rischia l'imbarcata ma esce, dal tempio blaugrana, con un risultato non troppo pesante.
Il 3 a 1 finale, infatti, è netto e conferma quanto mai si era messo in dubbio: tra le due squadre scese in campo ieri sera, di fatto, c'è un abisso. "Il Barcellona è una squadra composta da tanti campioni, mentre noi siamo una squadra composta da futuri campioni". Frank de Boer ha sintetizzato il concetto così, e nulla gli si può controbattere.


Ajax e Barcellona hanno una storia che si intreccia. Non è un mistero che i blaugrana si siano ispirati, nella loro filosofia (che oggi rappresenta l'essenza del club) al grande Ajax, ma oggi appare chiaro che l'allievo ha superato il maestro. Presentarsi al cospetto di Lionel Messi e compagni non è mai facile, ma lo è ancor di meno quando la media età della formazione iniziale è di 24 anni (destinata ad abbassarsi a 22,7 con gli ingressi di El Ghazi, Riedewald e Milik) e l'uomo con più esperienza si chiama Zimling, che in campionato non è neanche titolare.

Frank de Boer, per la serata di gala al Camp Nou, ha leggermente modificato il 4-3-3 d'ordinanza, schierando i suoi ragazzi con uno schema più simile ad un 4-4-2, con Kishna al fianco di Sigthòrsson e Schone qualche metro più indietro, a dar man forte ai compagni di squadra, nel tentativo (vano) di creare una doppia cerniera per limitare le iniziative dei padroni di casa.
Il centrocampo è stato il reparto che, sin dai primi minuti, più ha sofferto la magnificenza del Barça. In campionato, chi segue l'Ajax ha spesso notato una certa fragilità difensiva, resa, ieri sera, ancora più evidente dallo scarso filtro che la linea mediana ha operato.

Messi, Rakitic, Pedro e Neymar hanno avuto vita fin troppo facile contro i rispettivi avversari, e se il risultato alla mezz'ora era solo sul 2 a 0, grazie alle reti di Neymar e Messi, gli ajacied devono ritenersi fortunati.

Ma se difensivamente l'Ajax è stato totalmente alla mercè degli avversari, per quanto riguarda la fase offensiva i biancorossi sono stati impalpabili per gran parte della partita. Le statistiche parlano di soli 3 tiri (da fuori area) e 2 calci d'angolo nel primo tempo, con Sigthòrsson apparso avulso dal gioco, mentre Kishna è stato oscurato da Piquè e Dani Alves.
Un raggio di luce si è avuto nel secondo tempo, anche grazie all'abbassarsi dei ritmi ed ai cambi operati da De Boer, che ha inserito El Ghazi per Sigthòrsson, Milik per Kishna e Riedewald, in campo per la seconda volta dopo aver esordito contro i dilettanti dello JOS Watergraafsmeer, per il pessimo Zimling. 

I nuovi entrati, infatti, hanno propiziato la rete che ha accorciato momentaneamente le distanze: palla in profondità di Riedewald per Milik, la cui conclusione è stata ribattuta da Ter Stegen, che nulla ha potuto sul tap-in di El Ghazi. 
L'attaccante diciannovenne è stato tra i più propositivi della partita, nonostante i pochi minuti a disposizione. Prima del goal ha servito un bell'assist a Klaassen, mentre pochi minuti dopo ha sfiorato il raddoppio, vedendosi stoppare la palla in extremis da Jordi Alba, abilissimo nel recupero del pallone.

Per la cronaca, proprio quando l'Ajax sembrava crederci di più, il Barcellona ha segnato la rete del 3 a 1 con Sandro, quasi a voler rimettere a posto i ragazzini dell'Ajax, ora sempre più lontano dalla qualificazione al prossimo turno.

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Tuesday 21 October 2014

Eerste Divisie, 10.a giornata - NEC e Roda JC ancora davanti a tutti, crolla il Volendam, vince l'RKC Waalwijk. L'Emmen gioca a tennis con il MVV Maastricht.


Dopo la 10.a giornata di Eerste Divisie non cambia nulla in testa alla classifica, con NEC Nijmegen e Roda JC che vincono entrambe (rispettivamente 3-1 con il Den Bosch, alla terza sconfitta consecutiva, con gol di Ars, doppietta di Santos e Mols, e 2-0 in casa dello Jong Twente, con doppietta di Plat) e allungano sulle inseguitrici, ovvero Volendam ed Eindhoven, che incappano in due sconfitte (i primi in casa 3-2 contro l'Almere City, con reti di Veerman, Brands, Oost, Keller e Quasten, mentre i secondi 3-0 sul campo dell'Oss, con marcature di Opoku, Van Veen e Zanelli). 

L'Emmen gioca a tennis contro il MVV Maastricht, annientandolo con il punteggio di 6-0 (gol di Mannes e Bakkati e doppiette di Bergkamp e Peters), mentre una rete di Mahmudov consegna i tre punti allo Sparta Rotterdam (1-0) contro il VVV-Venlo.

L'RKC Waalwijk si rialza dopo le tante batoste consecutive e sconfigge 2-0 il Telstar con i gol di Fortes ed Esajas e il De Graafschap annienta 2-0 l'Achilles '29 con le reti di Tarfi e Lazic al 95'. Nelle altre gare, pareggi tra Helmond Sport e Jong Ajax, con gol di Elbers, Diouck, Becker e Zivkovic, e tra Jong PSV e Fortuna Sittard, con reti di Boljevic e Conneh.


(Fonte foto: http://www.voetbalzone.nl)

Risultati 10.a giornata

Programma 11.a giornata

Classifica


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Vent'anni dopo la vittoria di Champions League, che fine hanno fatto i protagonisti dell'impresa dell'Ajax?



Pochi giorni fa, molti tifosi dell'Ajax avranno ricordato i fasti della metà anni novanta, quando, sotto la guida di Louis van Gaal, una giovanissima truppa iniziò il suo cammino che la portò a vincere la Champions League a Vienna, battendo di misura il Milan di Capello. Quella dell'Ajax del 1995 è, ancora oggi, considerata come una delle generazioni calcistiche più prolifiche di sempre, trattandosi di una squadra composta praticamente da tutti giocatori cresciuti nelle giovanili dell'Ajax. Eccetto qualche giocatore, infatti, la media età dei calciatori scesi in campo era intorno ai 24 anni, abbassandosi notevolmente grazie ai giovanissimi Seedorf e Kluivert.

Proprio contro il Milan, sconfitto mesi dopo in finale, poco più di vent'anni fa, gli ajacidi iniziarono la loro campagna imponendosi per 2 reti a 0 allo Stadio Olimpico di Amsterdam. A sbloccare il risultato fu una rete di Ronald de Boer, allora tra i pilastri di quella squadra dopo aver fatto la consueta trafila dalle giovanili, ed oggi tra i preparatori della selezione A1 (il corrispettivo delle nostre Under 19) dell'Ajax, oltre ad essere una presenza piuttosto costante negli studi televisivi olandesi, a differenza del fratello Frank, allenatore della prima squadra ed artefice del poker di titoli consecutivi che lo ha fatto diventare uno dei giovani manager più richiesti nell'Europa calcistica. Entrambi sono tornati in Olanda dopo le esperienze al Barcellona, in Scozia e negli Emirati Arabi.



Nella vittoria contro il Milan, l'altro goal fu segnato da uno dei giocatori più amati dai tifosi e, forse, tra i più sottovalutati nella recente storia calcistica: Jari Litmanen, trequartista che l'Ajax ingaggiò per sostituire Bergkamp e che, sotto la guida di Van Gaal, divenne il precursore di quel ruolo, il falso nueve, che tanto va di moda oggi. Il finlandese, mai ritiratosi ufficialmente dalla vita calcistica, dopo aver raggiunto lo straordinario obiettivo di giocare delle competizioni ufficiali in quattro decadi diverse (anni 80, 90, 00 e 2010) fa la spola tra la Finlandia e l'Estonia, dove vive con la famiglia, ma si è detto più volte interessato ad una carriera da preparatore all'Ajax. Piuttosto schivo e poco incline alle apparizioni pubbliche, la sua classe potrebbe servire tantissimo ai giovani ajacidi. 



Nonostante i 6 goal segnati in quella edizione della Champions, Litmanen non riuscì ad incidere la sera della finale, venendo sostituito dall'allora giovanissimo Patrick Kluivert, entrato nella storia per il goal, a pochi minuti dal termine, che condannò il Milan e fece salire l'Ajax sul tetto d'Europa. Oggi Kluivert è diventato commissario tecnico della piccola nazionale di Curacao, dopo essere stato ripetutamente accostato a molteplici panchine (dalla nazionale del Ghana al Ross County, club di Premiership) in seguito alla convincente campagna in Brasile come assistente di Louis Van Gaal sulla panchina dell'Olanda. Con lui, sempre nella mansione di assistente, c'era anche Danny Blind, capitano di quella squadra ed, ad oggi, unico giocatore olandese ad aver vinto tutte le competizioni ufficialmente riconosciute dalla FIFA e dalla UEFA, sempre (ovviamente) con la maglia dell'Ajax. Il padre di Daley, neo acquisto del Manchester United, dopo essere stato direttore tecnico del club di Amsterdam, è in attesa di diventare commissario tecnico dell'Olanda, dopo aver svolto l'apprendistato sotto la guida di Van Gaal, prima, ed Hiddink, poi.



L'Ajax di Van Gaal sembrava essere una macchina perfetta. Il 3-4-3, marchio di fabbrica della squadra olandese in quegli anni, aveva in Frank Rijkaard uno dei suoi interpreti di maggiore esperienza. Dopo alterne fortune come allenatore (bene con l'Olanda ed il Barcellona, un pò meno con il Galatasaray), l'ex numero 4 di quella squadra ha deciso di chiudere la propria carriera dopo l'esperienza sulla panchina della nazionale dell'Arabia Saudita. Agivano ai fianchi di Rijkaard (vertice basso) e Litmanen (vertice alto), altri due futuri protagonisti della scena calcistica negli anni a venire: Edgar Davids ed il giovanissimo Clarence Seedorf, oggi Cavaliere dell'Ordine di Orange e Nassau e, di sicuro, il giocatore che ha ottenuto più successi tra quelli che componevano la squadra.Mentre quest'ultimo ha, fino a poco tempo fa, calcato i campi di gioco della nostra Serie A, con una parentesi sfortunata, durata appena quattro mesi, sulla panchina del Milan, più ricca di sorprese è stata l'ultima parte della carriera del mediano, ritiratosi ufficialmente nel 2010, prima di tornare nel mondo del calcio giocato, come allenatore-giocatore del Barnet, club inglese che militava nella League Two. Per Davids, che in carriera ha giocato con le maglie di Ajax, Milan, Juventus, Barcellona, Inter, e Tottenham, è stato difficilissimo dire ufficialmente addio al pallone ed ai prati verdi che lo hanno visto protagonista per oltre un ventennio, rendendolo, anche grazie agli occhiali con cui è sceso in campo per un certo periodo, una figura iconica del calcio anni 90.


Altro fondamentale interprete di quell'Ajax era il suo portiere, Edwin Van der Sar. Leggenda per i tifosi dell'Ajax e del Manchester United, dove ha giocato dal 2005 al 2011, è passato anche per l'Italia, dove ha raccolto, però, la fama del brocco, prima di trasferirsi in Inghilterra, al Fulham. Con 226 presenze ed 1 goal (segnato nel 9 a 1 contro il De Graafschap nella stagione1997-98), ha vinto per 4 anni consecutivi il titolo di Miglior portiere d'Olanda. Oggi riveste, nell'ambito della rivoluzione societaria orchestrata da Cruijff, il ruolo di Direttore del Marketing dell'Ajax. Al suo pari, anche un altro protagonista della vittoria della Champions League, oggi è dirigente dei Lancieri: si tratta di Marc Overmars, ala sinistra che, insieme a Blind, fu l'unico ammonito in quella splendida serata del 24 maggio. Dopo alcuni anni trascorsi a giocare con le maglie di Arsenal e Barcellona, Overmars tornò in Olanda, per giocare con i Go Ahead Eagles di Deventer, squadra nella quale è cresciuto. Oggi, da due anni a questa parte, ricopre il ruolo di Direttore Sportivo dell'Ajax.

Nel tridente con lui, ma sulla fascia opposta, giocava il nigeriano Finidi George, che in 3 stagioni con il club di Amsterdam ha vinto tutto ciò che c'era da vincere, prima di cambiare aria, firmando con gli spagnoli del Betis Siviglia. Ritiratosi nel 2004, oggi è formalmente allenatore del Mallorca B, anche se sta riscontrando dei problemi relativi al patentino di allenatore, ottenuto in Olanda e, a quanto pare, non ancora valido in Spagna.



Ultimo dei protagonisti di quella partita fu Michael Reiziger, terzino destro che qualcuno ricorderà per la sua -non certo esaltante- esperienza al Milan nella stagione 1996-97, cui seguirono 7 anni in Liga, come difensore titolare del Barcellona. Proprio nella città catalana, l'ex numero 2 di quell'Ajax ha deciso di rimanere a vivere, fin quando non ha ottenuto il ruolo di preparatore delle giovanili dello Sparta Rotterdam. Al pari di Reiziger, anche Winston Bogarde trascorse un anno al Milan prima di trasferirsi al Barcellona. Fortemente voluto da Van Gaal, che lo osservò quando il giocatore si fece notare allo Sparta Rotterdam, questo roccioso difensore, dopo 3 stagioni all'Ajax, migrò in Italia (3 presenze), poi in Spagna (41 partite giocate in 3 anni) ed infine in Inghilterra, dove giocò con il Chelsea di Vialli un totale di 9 gare nel giro di 4 anni. Oggi, dopo aver collaborato, insieme ad altri ex colleghi, con i Suriprofs, una squadra composta da ex giocatori di origini surinamensi per scopi di beneficenza, ed aver fondato la Global Music Entertainment (impresa che si occupa di scovare nuovi talenti musicali), ha ottenuto il patentino da allenatore in Irlanda del Nord, dopo non essere stato ammesso all'esame in Olanda. 




Insieme a Bogarde, in panchina, durante la finale di Champions contro il Milan, sedevano anche il secondo portiere Fred Grim, oggi allenatore dell'Almere City, Nwankwo Kanu, campione olimpico con la Nigeria nel 1996 ed oggi dedito a missioni a carattere filantropico in Africa con la Kanu Heart Foundation, e Peter Van Vossen, ex attaccante che oggi siede sulla panchina del Fortuna Sittard, in Eerstedivisie. 
Non figuravano tra i convocati di quella sfida, invece, Rob Alflen e John Van den Brom, oggi rispettivamente allenatori di Utrecht ed AZ Alkmaar, e Sonny Silooy, vice-allenatore del D.C. United dopo aver collaborato con l'Under 10 dell'Ajax in cui giocavano, al tempo, Veltman, Denswil e Ligeon.

Tra i calciatori che componevano la rosa dell'Ajax nel 1995, però, ci sono anche tanti giocatori che non hanno avuto una carriera scintillante. Un esempio? Tarik Oulida, che nel corso degli anni ha giocato anche con Siviglia, Nagoya Grampus e Sedan, prima di chiudere all'ADO Den Haag, era uno dei grandi talenti delle giovanili dell'Ajax. Purtroppo, il centrocampista di origini marocchine non riuscì ad avere l'impatto sperato con la maglia biancorossa, pur avendo firmato, quando schierato al posto dell'indisponibile Davids, una doppietta nella sfida dei gironi di Champions contro l'AEK Atene.
Ancora, ricordiamo gli allora giovanissimi Martijn Reuser, attualmente in cerca di impiego dopo una lunga carriera da calciatore in Olanda ed Inghilterra, e Clyde Wijnhard, anch'egli emigrato in terra d'Albione per cercare una svolta mai avuta in patria, ha concluso la sua carriera di calciatore nel 2006, al Brendford, dopo aver giocato con le maglie di 8 squadre diverse nel corso degli anni. Oggi, dopo aver avviato una compagnia energetica, la Green Tree Energy Solutions, fa da mediatore per i club inglesi negli acquisti di giovani calciatori olandesi. 

Fortune alterne ebbero anche Kiki Musampa e Nordin Wooter, che dopo il ritiro fondarono la Masters of the Game, azienda operante nel settore del calcio freestyle e Robert Gehring, che ha lasciato il mondo del calcio professionistico nel 1998, dopo aver essere stato ingaggiato dagli spagnoli del Rayo Vallecano (con cui non è mai sceso in campo), entrando nel mondo dell'economia e del management.

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Sunday 19 October 2014

Ajax, sondaggi di mercato per Rabiot del PSG e Marotta del Bochum


Il calciomercato, si sa, non si ferma mai. Nonostante l'apertura ufficiale della compravendta di calciatori sia ben lontana, da anni i dirigenti delle squadre di calcio intavolano scambi e trattative anche con mesi di anticipo. Proprio su questo piano si sta muovendo anche Marc Overmars, direttore sportivo dell'Ajax, oggetto di critiche per il lavoro svolto quest'estate, al termine della quale la squadra di Amsterdam ha acquistato alcuni giocatori (Milik, Viergever, Zivkovic, Boer e Zimling) che, però, non hanno saputo colmare, almeno fino ad ora, le importanti partenze di Siem de Jong e Daley Blind.

L'ex ala sinistra di Ajax ed Arsenal, attualmente dirigente con ampi poteri nell'organigramma societario biancorosso, ha messo gli occhi su Savino Marotta, centrocampista diciassettenne del Bochum, che fino ad ora ha avuto qualche occasione di mettersi in luce con la prima squadra. Il giovane italo-tedesco, che piace anche ad Atalanta ed Udinese, rappresenterebbe un ulteriore acquisto prospettico e non è, quindi, un giocatore da inserire direttamente in prima squadra, a differenza di Adrien Rabiot, gioiello del PSG.
Il francese, a lungo accostato alla Roma, sembra essere in odor di rinnovo di contratto con il club parigino, che girerebbe il centrocampista classe 1995 all'Ajax già a gennaio, suggellando i buoni rapporti che esistono tra i due club, avversari nello stesso girone di Champions League. Trattasi, però, di semplici indiscrezioni, che necessitano di conferme nelle prossime settimane.


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